In terra renana la formazione allenata da Apostolos Oikonomou messa alle strette dalle padrone di casa, che s'impongono in tre set
In avvio sembra che Sciaffusa e Lugano diano vita a un confronto equilibrato, e invece alcuni errori in ricezione e la scarsa incisività in attacco delle ticinesi concedono alle renane di ottenere un comodo vantaggio che permette loro di aggiudicarsi facilmente la prima frazione. Il Lugano reagisce rabbiosamente nel secondo set e distanzia subito le confederate portandosi velocemente a quattro lunghezze di vantaggio, ma la spinta si esaurisce presto grazie alla veemente reazione e solidità a muro delle avversarie. Purtroppo le ragazze di coach Oikonomou stavolta sono nettamente meno efficaci delle avversarie in fase offensiva, e anche il secondo set sorride alle sciaffusane, nonostante un apprezzabile quanto tardivo tentativo di recupero rosa-nero, con Allard inserita in cabina di regia al posto Cosulich.
Messo alle strette, il Lugano ha solo un set a disposizione per reagire e con estrema determinazione tiene il confronto aperto, trascinato dalla centrale brasiliana Fernanda Campos, unica attaccante ticinese efficace, portandosi in vantaggio 16-13. Sul più bello però le ospiti si spengono, e oltre alla sterilità offensiva affiorano altri errori in ricezione che condannano Allard e compagne a una netta e indiscutibile sconfitta.