TIRI LIBERI

Lugano in costruzione, Sam già rodata

Cosa ha lasciato il primo turno di campionato al di là della sconfitta del favorito Friborgo. Tigers al lavoro, la Spinelli attende esami più tosti

Prima giornata e prima classifica con lo stupidissimo punto assegnato a chi perde. Eppure la scorsa stagione ci avevano garantito che non sarebbe più successo. Avanti, anzi, indietro anche così.

Il campo ha espresso sorprese, ma fino a un certo punto: l’Olympic che perde ai supplementari ci sta, perché senza due stranieri e senza Kazadi mancava di metà squadra: vedremo se il vallesano Jaize Lottie, con i suoi 39 punti, è una meteora o un nuovo crack. Il 57-102 fra Swiss Central e Vevey è frutto dell’avere in campo un solo straniero, Lamarr, visto che il secondo era fuori. I 3 punti realizzati nell’ultimo quarto sono un grido d’allarme che porta a pensare che quello dei lucernesi sarà un campionato di margine, ma con quale obiettivo ci è difficile capirlo. Oppure, tutto cambierà nei prossimi mesi?

Le vittorie di Ginevra contro Neuchâtel e di Boncourt contro gli Starwings sono nelle logiche del campo, ma gli equilibri per ora non sono giudicabili.

Un giudizio, seppur sommario, lo possiamo dare sul derby. Il Lugano è una squadra in costruzione, la Spinelli in evoluzione. Per Valter Montini il lavoro non mancherà perché mettere assieme cinque teste "nuove" con cinque giovani promettenti richiede un lavoro certosino. I Tigers hanno palesato alcuni difetti strutturali e altri di natura tecnica. Per strutturali parliamo delle mancanze di peso e di fisicità, fattori che hanno una certa importanza quando gli avversari ti mettono le mani addosso. Ne hanno risentito tutti, soprattutto uno spaesato Lawrence e "grissino" Hamilton al cospetto di Gallaway. Poi, Ross è stato di una testardaggine assoluta, forzando e sbagliando a iosa (0/9 da 2). Sul piano squadra, si è visto come non ci siano sincronismi nelle rotazioni e non ci siano aiuti validi sotto le plance: troppo immobili a guardare le penetrazioni altrui, ma neanche sul perimetro si è stati reattivi, lasciando che tutti, ma proprio tutti, ci prendessero da tre con assoluta tranquillità. Un lavoro che richiederà settimane, ma questo Lugano è molto meglio di quello della scorsa stagione.

In casa Spinelli, a parte lo sfizio della rinuncia a James, si è vista una squadra solida e Gubitosa ha cambiato tanto nei quintetti, vista la lunga panchina. Chiaramente, in questo inizio e in partite come queste, è giusto che i vari Caprotti, P. Kovac e Koludrovic abbiano spazi e possano stare in campo a lungo, viatico per crescere. Bene, fra i nuovi, Zoccoletti in difesa e al tiro. Una Sam che è oramai rodata, gioca a memoria e ha un terminale in mezzo all’area di affidamento, anche se sarà interessante capire con quale efficacia contro avversarie più toste. Ma ce ne saranno poi tante?