Il vincitore delle ultime due edizioni torna padrone del Tour de France
Ci ha messo meno di una settimana lo sloveno della Uae a riappropriarsi di una leadership alla Grande Boucle che ormai, dopo due successi finali consecutivi, pare appartenergli di diritto. Irresistibile per tutti i suoi rivali l’azione che, sull’ultima salita di giornata, gli ha permesso di transitare a braccia alzate sotto lo striscione del traguardo di Longwy, sede d’arrivo della sesta frazione. Tadej Pogacar è semplicemente un fenomeno, e al giorno d’oggi non c’è nessuno in grado di tenergli testa. Sul rettilineo finale, con due colpi di pedale è uscito dalla ruota del suo connazionale Roglic – pur bravo a recuperare dopo i problemi di mercoledì – e ha vinto la volata per distacco, permettendosi perfino di smettere di pedalare con un certo anticipo. La maglia gialla torna dunque sulle spalle del suo padrone naturale, che ora comanda la generale con 4" sull’americano Powless (EF) e 31" sul danese Vingegaard (Jumbo).
Il belga Wout Van Aert perde dunque il simbolo del comando, ma lo fa con classe, dopo una lunga fuga spettacolare terminata soltanto a 10 km dal traguardo. Una volta riassorbito dal gruppo, ha ceduto abdicando, ma è stato il grande protagonista di questa prima settimana di Tour, con 1 successo, 3 secondi posti e innumerevoli azioni esaltanti. Grazie. Poco dopo aver riacciuffato Van Aert, il gruppo si è diretto compatto verso lo strappo tagliagambe previsto a 6 km dall’arrivo, a metà del quale ha provato ad attaccare il francese Vuillermoz, riuscendo ad accumulare qualche secondo di margine. Forse credeva di poter ripetere l’impresa che fece nel 2015 sul Mur de Bretagne, ma è un’illusione, perché ai 1’500 metri, su un’altra salita, viene fagocitato dal plotone.
Alla volata si presentano tutti i migliori, da Roglic a Thomas, da Bardet a Matthews, da Quintana a Vingegaard. Ma, come detto, possono solo assistere impotenti all’esibizione di Tadej Pogacar, 24 anni da compiere, forte su ogni terreno, che alla maglia bianca aggiunge quella gialla per ipotecare, già dopo pochi giorni di gara, il terzo successo consecutivo nella corsa più importante al mondo. Venerdì il circus si sposta da Tomblaine alla Planche des belles filles, 176 km con salita finale di 7mila metri al 9%, dove Pogacar vinse nel 2020 una crono individuale di 36 km.