La Classicissima di Primavera è in programma sabato lungo 293 km. Grandi favoriti il belga Wout van Aert e lo sloveno Tadej Pogacar
Scatterà alle 9.50 dal velodromo Vigorelli – e alle 10.10 da via della Chiesa Rossa, tradizionale chilometro zero – la 113ª edizione della Milano-Sanremo. La Classicissima di Primavera torna quest’anno alle origini: dopo due anni di assenza, infatti, ai protagonisti sarà nuovamente chiesto di scalare lo storico Passo del Turchino. Come sempre, però, il primo Monumento della stagione, che si concluderà in via Roma a Sanremo, sarà una prova adatta ai velocisti o a chi ha nelle gambe la sparata decisiva nei chilometri conclusivi (in particolare sul Poggio). Complessivamente, i 168 corridori al via dovranno percorrere 293 km, ai quali ne vanno aggiunti altri 9,8 di trasferimento tra il Vigorelli e il km 0, per un totale di 302,8 km. Al di là dell’ascesa al Turchino, che inizierà dopo 112,3 km (punte massime del 5,7%), le cose serie scatteranno dopo 235 km, con il primo dei tre Capi in successione (Mele, Cervo e Berta), prima di affrontare la Cipressa (5,6 km al 4,1%). Una volta tornati in piano, i chilometri rimanenti saranno 18 e a 9 km dall’arrivo inizierà l’ultima asperità, il Poggio (3,7 km al 3,7% con punte dell’8%). Una salita tutt’altro che impossibile, ma da affrontare su una sede stradale molto stretta e che al termine di una discesa tecnica riporterà i corridori in pianura ad appena 2 km dal traguardo. Chi ha gambe, insomma, può pensare al colpaccio. Gambe come quelle del francese Julien Alaphilippe, vincitore nel 2019, ma costretto quest’anno al forfait a causa di una bronchite. E allora, nella lista dei favoriti spiccano due nomi, quelli del belga Wout van Aert e dello sloveno Tadej Pogacar. Il primo è in grado di vincere sia di potenza, sia in volata, mentre il secondo dovrà provare a muoversi sul Poggio (se non già sulla Cipressa) per cercare di approfittare del suo straordinario momento di forma (vittorie all’Uae Tour, alle Strade bianche e alla Tirreno). Occhio pure a Primoz Roglic che avrà la possibilità di fare comunella con il compagno di squadra Van Aert per cercare di sorprendere il connazionale Pogacar.
Tra i velocisti, da non sottovalutare il nome di Caleb Ewan che lo scorso anno era stato in grado di tenere le ruote dei migliori sul Poggio. Dovesse ripetersi anche quest’anno, potrebbe far valere il suo spunto veloce negli ultimi 100 metri. In assenza di Alaphilippe, la Quick-Step punterà sul danese Kasper Asgreen. Da non scordare nemmeno i nomi di Mads Pedersen, ex campione del mondo e vincitore di una tappa alla Parigi-Nizza davanti a Jasper Stuyven (trionfatore in via Roma lo scorso anno) e Quinn Simmons, settimo alle Strade bianche. Se la prova si dovesse chiudere con una volata, non si possono scartare i nomi di Alexander Kristoff e Arnaud Démare (vincitori della Classicissima rispettivamente nel 2014 e nel 2016).