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Basket, la resa dei conti all’Elvetico

Lugano Tigers e Sam Massagno di fronte per l’ultimo derby di regular season, con gli ospiti chiaramente favoriti

Ultimo derby stagionale domani sera all’Elvetico per quanto riguarda la stagione regolare. Se poi il Lugano dovesse qualificarsi per i playoff, allora non sono esclusi altri appuntamenti "fraterni". Virgolette necessarie perché di fraterno tra le due società c’è ben poco, considerate le rivalità che partono dalle loro storie ai dirigenti, dagli ex giocatori ai "parenti poveri", un tempo la Sam, oggi i bianconeri. Non parliamo poi delle diatribe politiche legate alle presidenze, sulle quali non si risparmiano battute e sfottò da una vita. È anche questo il mondo del derby degli anni Duemila, con la Spinelli che è diventata una… spina nel fianco dei bianconeri e che anche stasera vuole prendersi i due punti all’Elvetico. Le posizioni in classifica dicono chiaramente che Massagno non dovrebbe avere problemi a fare un sol boccone dei ragazzi di Nikolic, mentre le logiche di queste sfide, che sono tutte meno che logiche, dicono altro. Il primo a tutelarsi in questo senso è il coach della Sam Gubitosa che "odia" i derby da una vita, soprattutto da quando la sua squadra è diventata la favorita d’obbligo: «I derby mi fanno sempre paura perché non hanno mai una loro logica. Forse per una questione di pressione eccessiva che i giocatori si mettono addosso, forse per una questione mentale che è legata alla differente posizione in classifica, fatto sta che non si sa mai come potrà finire. Anche perché giocare all’Elvetico proprio non ci piace».

Il campanile è una componente inconscia e certamente più legata a chi segue il basket stracittadino da una vita da tifoso e da dirigente, perché oggi gli stranieri sono un po’ avulsi dal contesto quotidiano e i ticinesi sono da una parte quasi tutti ex, quelli di Massagno, e quasi tutti troppo giovani, quelli bianconeri, per sentire il derby in maniera forte. Certamente però il Lugano ha il vantaggio di non avere nulla da perdere e quindi potrà avere una maggiore serenità.

«Il rinvio di sabato a Basilea è stato positivo per noi perché abbiamo avuto più giorni per il recupero degli acciaccati – ci dice Nikolic –, contro Massagno sappiamo cosa dobbiamo fare, cioè evitare che scappino avanti e chiudano subito la gara, come nell’ultimo derby, quando sono bastati pochi minuti per veder sfumare ogni speranza».

Un Lugano che dovrà contare sul contributo dei suoi giovani, perché i tre stranieri che stanno in campo quaranta minuti non possono fare tutto. Vedremo quindi quali saranno le alchimie che determineranno questo derby.