Il sestetto rossocrociato si ritrova ai piedi del podio iridato, preceduto di cinque centesimi dall’Italia
Addio medaglia, per un pugno di centesimi. Cinque per l’esattezza. Sono quelli che, al tirar delle somme, sono mancati al sestetto svizzero per mettersi appunto al collo una medaglia nella cronometro a squadre miste ai Campionati del mondo di Bruges, prova che è stata vinta dalla Germania, guidata dal 36enne Tony Martin: un addio al mondo del pedale da sogno il suo, visto che con questa gara ha messo il punto finale alla sua carriera da professionista.
A metà percorso, Stefan Küng, Stefan Bissegger e Mauro Schmid accusavano 34 secondi di ritardo nei confronti dell’Italia, sin lì detentrice del miglior tempo. Distacco che nella seconda parte, Marlen Reusser, Elise Chabbey e la sorprendente mountainbiker Nicole Koller sono quasi riuscite a colmare per intero. Ma, appunto, quasi: alla fine dei 44,5 km del tracciato, gli elvetici sono dovuti restarsene ai piedi, accontentandosi di guardare dal basso, oltre alla Germania, Olanda (seconda) e, appunto, Italia.