Arrivato al traguardo dopo Charlie Dalin, si è imposto grazie all'abbuono per il salvataggio tra le onde di Escoffier, al termine di 80 giorni per mare
Quinto, poi terzo e infine primo nel giro di qualche ora: Yannick Bestaven ha vissuto un finale di gara sulle montagne russe ma alla fine può festeggiare il successo nella Vendée Globe 2020, la nona edizione del giro del mondo in solitaria in barca a vela. Il 48enne francese al timone di un 'foiler' di prima generazione (Maître Coq), ha concluso l'impresa in 80 giorni 13 ore 59 minuti e 46 secondi, e per il successo alla fine sono state decisive le 10 ore e 15 minuti di abbuono ricevute per aver partecipato alla missione di salvataggio di un altro partecipante alla massacrante regata, Kevin Escoffier, nella notte dal 30 novembre tra le onde dell'Atlantico, ciò che gli ha permesso imporsi nonostante sia tornato a terra alle Sables-d'Olonne alle quattro del mattino passate, circa 7 ore dopo il connazionale Charlie Dalin. Il distacco alla fine tra i due è di appena 2 ore, 31 minuti e 1 secondo dopo oltre due mesi per mare intorno al mondo.
Delusione, invece, per il tedesco Boris Herrmann, il quale aveva a sua volta partecipato al recupero di Escoffier, e grazie all'abbuono di sei ore – nel suo caso – avrebbe potuto diventare il primo marinaio non francese della storia ad aggiudicarsi la pazzesca impresa della Vendée Globe: a bordo di Seaexplorer, il trentanovenne della Sassonia ha dovuto invece dire addio ai sogni di gloria dopo aver urtato nella notte un peschereccio, in una zona di mare parecchio trafficata.