La terz'ultima tappa va a Cerny, mentre il vallesano Pellaud è ottavo e Keldermann resta in rosa. Mentre non si spegne la polemica: 'Qualcuno pagherà '
Il ceco Josef Cerny ha vinto per distacco la diciannovesima e terz'ultima frazione dell'edizione del 103esimo Giro d'Italia, ridotta a soli 124 chilometri – tra Abbiategrasso, in Lombardia, e Asti – dopo la protesta dei corridori, a causa delle condizioni meteo inclementi. Cosa che, però, non è piaciuta per nulla al direttore di corsa Mauro Vegni. «È stata una decisione che abbiamo subito, inaccettabile – le sue parole rilasciate ai colleghi di Rainews –. Adesso pensiamo ad arrivare fino a Milano, ma quando saremo a bocce ferme di certo qualcuno pagherà anche questo».
Naturalmente la tappa non ha avuto alcun influsso sulla classifica, dove l'olandese della Sunweb Wilco Kelderman rimane in rosa, nonostante un distacco al traguardo superiore agli undici minuti. Tra i protagonisti di giornata, invece, da citare il vallesano Simon Pellaud, che ha chiuso all'ottavo posto a 1'10'' dal vincitore.
Sam Bennett ha vinto in volata la quarta tappa della Vuelta al termine di 197 km con traguardo a Ejea de los Caballeros. Per l'irlandese della Deceuninck-QuickStep, già maglia gialla al Tour de France alla sua prima partecipazione, è il terzo successo in cariera nella corsa a tappe spagnola. Nessun movimento di rilievo nella generale sempre guidata da Primoz Roglic. Lo sloveno, vincitore della passata edizione e secondo al Tour, mantiene 5 rispettivamente 13 secondi di vantaggio sull'altro irlandese Dan Martin e sull'ecuadoriano Richard Carapaz.