MOUNTAIN BIKE

La gioia di Schurter, l'amarezza di Colombo

Il grigionese è il nuovo campione europeo, davanti al francese Carod e all'altro elvetico Flückiger. Il ticinese, partito benissimo, ha forato a metà gara

17 ottobre 2020
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Nino Schurter è il nuovo campione europeo di cross-country. Una settimana dopo aver dovuto cedere a Jordan Sarrou la maglia iridata, nei boschi del Monte Ceneri si è tolto una parziale soddisfazione, conquistando il suo primo titolo continentale nella categoria maggiore. Lo ha fatto al termine di una gara molto combattuta e nella quale ha preceduto il francese Titouan Carod di 10", dopo averlo superato nell'ultimo tratto tecnico in discesa. Sul terzo gradino del podio, a completare il trionfo elvetico, anche Mathias Flückiger, già argento ai Mondiali di Leogang.

Grande delusione, per contro, per Filippo Colombo, pupillo del pubblico. Partito benissimo, nella prima metà della gara è stato perfetto, inserito nel terzetto di testa (poi diventato un quartetto con il rientro di Flückiger) con il quale ha collaborato a dettare il ritmo. Nella prima parte del quarto dei sette giri in programma, però, la sfortuna si è abbattuta sul ticinese con una foratura alla ruota posteriore... «Si è trattato di un mio errore, non c'è altro da aggiungere – ha affermato con molta sincerità al termine di una prova chiusa al 27º posto a 5'12" da Schurter –. In un tatto di percorso nel quale non c'era alcun pericolo, sono andato a prendere di striscio l'unico sasso presente, schivato all'ultimo momento dal corridore che mi precedeva. Forse ho calato per un attimo la concentrazione e l'ho pagata. Poi, prima di poter raggiungere la zona tecnica ho dovuto compiere oltre mezzo giro con la ruota a terra, ciò che ha ovviamente compromesso la mia prestazione».

Filippo Colombo non può certo nascondere la delusione... «Ovvio, sono deluso, ma vincerò la prossima volta. Ero partito benissimo, mi sentivo davvero a mio agio, rimanevo davanti con i primi senza alcun problema. Ad ogni modo, posso ritenere positiva questa giornata. Non tanto per me, ma per la grandiosità dell'evento che gli organizzatori hanno messo in piedi, per l'emozione che ho provato al via. È vero, ero molto più emozionato rispetto ai Mondiali, perché percepivo la vicinanza di tutte le persone che tifavano per me. Avrei voluto regalare spettacolo, ho provato a farlo e per circa metà gara penso di esserci riuscito».

Nonostante l delusione, Colombo ha portato a termine la prova... «È stato frustrante, è vero. Ma sentivo di dover onorare l'evento, il pubblico, l'impegno profuso dal Velo Club Monte-Tamaro per l'organizzazione. Per questo ho dato il 100% fino alla fine».

Dopo prestazioni deludenti in Coppa del mondo e ai Mondiali, Nino Schurter è tornato il dominatore che tutti conoscono. Fin dalle prime battute si è capito che la sua pedalata era quella dei giorni migliori, tant'è che ha quasi sempre fatto corsa in testa, al di là di qualche cambio concessogli da Colombo, da Flückiger e da Carod. Perso per strada il ticinese, gli altri due svizzeri hanno provato a scrollarsi di dosso la compagnia di Carod all'inizio del penultimo giro, ma il francese è rientrato alla grande e nell'ultima tornata, dopo una nuova accelerazione di Schurter, ha provato l'attacco. Nino ha perso qualche metro, ma poi è rientrato ed è rimasto alla ruota del francese fino all'ultima discesa tecnica, dove ha attaccato con decisione per involarsi verso il successo... «Ho provato in più di un'occasione ad andarmene, ma Titouan non si è mai staccato da ruota. Nel corso dell'ultimo giro sono stato io a dover chiudere il buco e ne ho approfittato per affondare il colpo nell'ultima difficoltà a disposizione prima dell'eventuale sprint. Ancora una volta, quello del Monte Ceneri si è dimostrato un percorso molto difficile, del quale occorre conoscere ogni angolo».

Alla vigilia, il grigionese aveva lascito intendere che le condizioni di forma stavano tornando a essere quelle dei bei giorni e che la vittoria era una possibilità da mettere in conto... «È vero, stavo bene, ma gli ultimi risultati non proprio incoraggianti mi avevano fatto un po' dubitare. Anche per questo motivo sono davvero contento di aver conquistato il mio primo titolo europeo. Vincere in Svizzera, con il pubblico che ti acclama, dà sempre i brividi».

Si è invece dovuto accontentare del quinto posto a 1'07" da Schurter, il campione del mondo Jordan Sarrou, preceduto anche dall'italiano Luca Braidot.

Domani i Campionati europei del Monte Ceneri si concluderanno con le due prove juniores (in campo femminile al via anche le tamarine Linda Zanetti e Giulia Alberti) e con la gara delle ragazze U23.