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Il coronavirus colpisce il Giro d'Italia: si ritirano due squadre

Oggi da Lanciano non sono partite la Mitchelton e la Jumbo-Visma. Dai 571 test effettuati ieri, otto sono risultati positivi; tra cui i corridori Kruijswijk e Matthews.

Il Giro d'Italia perde pezzi (Keystone)
13 ottobre 2020
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Due squadre intere - Mitchelton e Jumbo-Visma - hanno scelto di lasciare la corsa oggi, prima dell'avvio della decima tappa del Giro d'Italia a Lanciano. Un altro corridore, Michael Matthews della Sunweb, s'è pure ritirato.

Sui 571 test effettuati ieri, in occasione della prima giornata di riposo, otto sono risultati positivi: contagiati dal coronavirus sono due corridori, l'olandese Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma) e l'australiano Michael Matthews (Sunweb); oltre a sei membri e dello staff dei team, quattro della Mitchelton, uno dell'AG2R La Mondiale e uno della Ineos.

L'Uci, che non ha comunicato i nomi delle persone risultate positive, ha precisato che "sono state affidate ai medici delle rispettive squadre, i quali hanno ordinato misure di isolamento". Sull'onda degli esiti dei test, Mitchelton ha deciso di ritirarsi dalla corsa; tre giorni dopo l'abbandono, per lo stesso motivo, del suo capofila Simon Yates, che venerdì sera aveva presentato leggeri sintomi.

 

Recrudescenza

Sono dunque venti le squadre che restano in gara al Giro d'Italia, che si concluderà il 25 ottobre a Milano. Rinviata da maggio, la corsa a tappe si sta svolgendo in un contesto che vede una recrudescenza del numero di casi positivi al coronavirus. 

Durante l'altra grande gara a tappe, il Tour de France, svoltosi il mese scorso, i test svolti nella prima giornata di riposo avevano evidenziato casi positivi solamente in quattro membri dello staff di quattro squadre diverse. Il direttore del TdF Christian Prudhomme aveva dovuto mettersi in quarantena, ma nessun corridore era stato toccato dal provvedimento.