La federazione sudafricana di atletica presenterà ricorso contro i nuovi regolamenti della Iaaf che obbligano gli atleti iperandrogenici ad assumere farmaci
Il Sudafrica non ci sta e oggi ha annunciato che la sua federazione di atletica (Asa) ricorrerà contro il pronunciamento del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) riguardo Caster Semenya, l'iridata degli 800 metri che ha sfidato le regole della Iaaf sugli atleti iperandrogenici. Lo scorso 1 maggio infatti, il Tas ha respinto l'appello della mezzofondista sudafricana. I nuovi regolamenti ora costringono le donne con differenze dello sviluppo sessuale (Dds) e con livelli di testosterone troppo alti ad assumere farmaci per abbassarlo. Il portavoce del ministero dello Sport, Vuyo Mhaga, ha detto che "le informazioni scientifiche portate sono state ignorate del tutto e riteniamo che un altro tribunale arriverà a una diversa determinazione" e che due dei tre giudici che hanno seguito il caso erano "in conflitto", perché coinvolti in una precedente sentenza del Tas. "La corte ha semplicemente dato la libertà illimitata alla Iaaf di poter fare ciò che vuole – ha aggiunto Mhaga –, faremo l'appello il più rapidamente possibile e chiariremo tutto".