L’edizione 2018 (mercoledì 18 luglio) si annuncia stellare. E sarà l’ultima sulla vecchia pista...
Ci sono numeri che riassumono bene la valenza di un appuntamento sportivo. E di numeri, il Galà dei Castelli, ne ha da sciorinare. A partire dal 29esimo rango raggiunto nella speciale classifica dell’Iaaf grazie all’edizione dello scorso anno: un piazzamento di assoluto prestigio, a maggior ragione se si tien conto che le prime quattordici posizioni sono riservate alle tappe della Diamond League, inarrivabili. Poi c’è il 101, l’incredibile numero di medaglie – olimpiche, mondiali o europee – presenti lo scorso 18 luglio al Comunale di Bellinzona (il doppio rispetto al 2016). E allora eccoci ai 5’500 appassionati che hanno preso d’assalto il Comunale un anno fa. Un’altra cifra notevole, ancorché migliorabile. Non a caso, quindi, si punta a salire a quota 6’000. «Arrivati a questo livello già molto interessante – spiega Beat Magyar, uno dei due direttori tecnici della manifestazione – la crescita a livello di budget non è più così evidente. Per contro, con l’affluenza allo stadio i margini ci sono ancora».
Ce ne sono altre, di cifre, ma chiudiamo la rapida rassegna con il 18, più precisamente mercoledì 18 luglio, la data dell’edizione 2018, che si annuncia più ricca – il budget è stato nuovamente ritoccato verso l’alto nella misura del 10 per cento – e ancora più interessante, posto che il Galà con la scorsa edizione ha già raggiunto picchi altissimi.
Migliorare, però, è ancora possibile. Di una ulteriore crescita un po’ a tutti i livelli si fa carico il comitato organizzatore, presieduto da Alessandro Lafranchi, con la simpatica e proficua complicità dei due direttori, Chico Cariboni e il citato Beat Magyar, incaricato del rapporto con i manager. Un compito che assolveranno al meglio, per il quale saranno affiancati dalla Città di Bellinzona, impegnata a mettere a disposizione del meeting – ma più in generale degli appassionati di atletica della regione (in netto aumento anch’essi sotto i benefici impulsi del Galà ) – la nuova pista d’atletica a otto corsie (con relativo rifacimento anche delle strutture per le gare tecniche ) per la quale è previsto il messaggio entro l’autunno (fine dei lavori entro l’edizione del 2019, giacché per la Iaaf l’omologazione del Comunale scade il 31 dicembre).
Un’operazione dai tempi inevitabilmente un po’ lunghi, il cui felice esito darebbe a Bellinzona un bel valore aggiunto. «È la più grande manifestazione sportiva ricorrente del Ticino», ricordano con orgoglio gli organizzatori. «È il nostro gioiellino, per il quale per una volta siamo noi, i primi», rincara il municipale Mauro Minotti, che ha portato la voce del Comune, assicurandone il supporto.
Insomma, per quanto fulgidi possano essere i suoi allori, il Galà non vi si addormenta sopra, bensì rilancia, con lo spirito che contraddistingue chi lo organizza, chi lo frequenta da atleta, e chi lo segue da spettatore. Tutti coinvolti da una vitalità e da una familiarità che sono il vero segreto di una manifestazione in continua crescita, di respiro internazionale, ancorché rimasta ancorata al territorio che la ospita, riconoscente per la qualità dell’offerta e per l’indotto che riesce a generare.
Ospite da tre edizioni – in veste di atleta – del Galà dei Castelli, Ajla del Ponte si è distinta per gli importanti risultati ottenuti ai Mondiali indoor di Birmingham (semifinalista) e con la staffetta 4 x 100 rossocrociata, con cui ha conquistato il quinto rango ai Mondiali di Londra dello scorso anno. I suoi progressi non sono certo sfuggiti agli organizzatori del Galà , che le hanno consegnato un premio speciale, quale ringraziamento per quanto ottenuto, e stimolo a perseverare, affinché ai successi già ottenuti ne aggiunga presto altri. Perché no, proprio al Comunale, dove per lei tutto ebbe inizio... «Attendo sempre con ansia questo appuntamento – ha ricordato Ajla –, è un punto fermo del mio calendario. Al Comunale ho corso le mie prime gare. Per me è come essere a casa, davanti a un pubblico davvero magnifico. È bellissimo correre in Ticino. Confermo che voi – ha chiuso indicando e ringraziando gli organizzatori – fate sentire davvero bene gli atleti». Â
È ancora presto per svelare i nomi dei campioni che calcheranno la veloce pista del Comunale. Siamo però legittimati ad anticipare che saranno altisonanti e plurititolati. «Abbiamo avviato molti contatti – conferma Beat Magyar – ma ancora non ci sono adesioni definitive. Ci saranno moltissimi campioni che al Galà porteranno un gran numero di medaglie, questo è certo. Non ci sarà Brittney Reese, che resterà per tutta la stagione negli Stati Uniti, ma che già ha annunciato la propria presenza nel 2019, lei che al nostro evento e alla città è molto affezionata. Gli ottimi risultati che gli atleti ottengono qui sono di grande aiuto quando si tratta di trattare con gli agenti: sanno che a Bellinzona sono trattati in un certo modo, e che le condizioni di gara sono eccellenti. Si pensi solo all’incredibile 71m41 di Sandra Perkovic nel disco: una prestazione pazzesca, il miglior lancio dal lontano 1992. Per la Iaaf – il cui sito ufficiale ha aperto a lungo con l’immagine della croata al Comunale – è stata in assoluto la miglior prestazione dell’anno, nell’atletica».
Altro punto fermo del Galà è la presenza di tutti i migliori atleti svizzeri. «Sarebbe bellissimo averli proprio tutti, anche nell’ambito della promozione dell’atletica alla quale il Galà contribuisce. Mujinga Kambundji a Bellinzona ha stabilito due record svizzeri in tre edizioni. Kariem Hussein (400 ostacoli) vi disputa quasi sempre la miglior prestazione stagionale. Per favorire Julien Wanders abbiamo introdotto la gara dei 3’000, per Fabienne Schlumpf quella dei 5’000. Siamo molto attenti alle esigenze dei nostri atleti, che a Bellinzona sono messi nelle migliori condizioni possibili». mel