Su ‘laRegione’ di oggi parliamo anche di cancel culture natalizia, la passione per i presepi, di natalità e del destino del Salone Olimpia di Biasca
Un sistema scolastico dove è sufficiente avere dei genitori facoltosi per venir promossi con il pieno dei voti. Una qualità di insegnamento scadente, e una ricerca accademica ridotta al minimo. Un’università che offre sul proprio sito corsi di master che in realtà non esistono, e che di fatto non può nemmeno essere considerata un’università, bensì un istituto universitario. La denuncia parte dalle pagine della Nzz, che riporta di un'università che promuove gli studenti figli di genitori facoltosi. Anche laRegione ha voluto fare chiarezza sulla vicenda.
Nel suo commento dal titolo ‘Panettoni alla ’nduja e poltrone per due’, il collega Roberto Scarcella esplora il mondo – talvolta contorto e forzato – della ‘cancel culture’. Le tradizioni a volte vengono riempite con qualcosa di troppo, succede ai dolci ma anche a vecchi film ormai entrati a far parte del Natale.
Ma restiamo in tema natalizio parlando di uno dei suoi simboli per eccellenza: il presepe. Dal sindaco di Brusino Arsizio Lucio Negri al giovane don Davide Santini, questa forma d’arte è un'esperienza collettiva che intreccia tradizioni locali ed ecclesiastiche.
E dalla mangiatoia dove riposava il bambin Gesù passiamo alla crisi delle culle in Ticino. Il Consiglio di Stato infatti non ha ancora dato riscontro alle quattro iniziative sulla natalità lanciate a gennaio dal Centro. Isabella: ‘Intanto la situazione è peggiorata’.
Terminiamo la nostra piccola rassegna stampa della Vigilia nella cronaca del Bellinzonese. Il Salone Olimpia di Biasca, dove vengono organizzati diversi eventi e manifestazioni, è stato acquistato da un gruppo di privati. L’edificio verrà verosimilmente demolito. Tuttavia per il Municipio vi sono altre strutture che possono ospitare eventi, come il nuovo Palaroller.
Buona lettura e... buon Natale a tutti i nostri lettori e alle nostre lettrici!