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A Lugano sempre più crack, ma l'austerità impone tagli a Ingrado

Il centro per le dipendenze non aprirà il sabato. Resterà invece attivo fino al 2025 il foyer per adulti a Orselina. E aperto è il confronto Trump-Putin

12 novembre 2024
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A Lugano cresce il consumo di droghe, soprattutto il crack la cui diffusione appare come una vera e propria ondata. Ma mentre si parla di riduzione del danno e altri strumenti per far fronte al fenomeno, il Municipio, per risparmiare in tempi di austerità e tagli, non finanzierà l’apertura del centro di Ingrado al sabato.

Fra Trump e Putin sembrano tornare in auge vecchie dinamiche, già viste in occasione della prima elezione del tycoon alla Casa Bianca. Ma i tempi sono cambiati, oggi è il conflitto russo-ucraino a rappresentare lo scoglio nei rapporti fra i due leader. A Mosca, questa volta, non si è brindato all'elezione di Trump, che dal canto suo dovrà attendere l'insediamento a gennaio per mettere sul tavolo la sua "soluzione" al conflitto. E sullo sfondo si profila il rischio di un'altra escalation. Il commento di Giuseppe D'Amato.

Il foyer per invalidi adulti della Clinica Varini di Orselina rimarrà aperto anche nel 2025. Lo dice il Consiglio di Stato rispondendo all'interrogazione Riget-Bourgoin (e cofirmatari). Per il resto ci sono ben poche certezze, soprattutto sulla tempistica e sulle alternative concrete e praticabili per la decina di ospiti.

Senza la riforma Efas sul finanziamento uniforme delle cure in votazione il prossimo 24 novembre, gli assicurati delle casse malati verrebbero ulteriormente penalizzati. A schierarsi a favore della riforma è il dottor Nello Broggini, vicepresidente dell’Ordine dei medici ticinesi e presidente del Circolo medico di Locarno: secondo il medico, con questa riforma, per la prima volta nella storia svizzera lo Stato interverrebbe nel finanziamento di tutti i processi di cura, compreso in quello ambulatoriale, avendo dunque più voce in capitolo.

La crisi climatica non è solo una questione di clima, di temperature, di precipitazioni, di venti e correnti. È una questione di società, una questione di giustizia. Di questo si parlerà, nel terzo incontro del ciclo Emergenza Terra organizzato dal Dipartimento ambiente costruzioni e design della Supsi e che si terrà domani, mercoledì 13 novembre alle 18.30, nel Campus Supsi di Mendrisio. Relatrice della conferenza sarà Paola Imperatore, ricercatrice all’Università di Pisa, alla quale abbiamo posto alcune domande.

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