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Il (nuovo) risveglio dell'America trumpiana

Analisi del successo del tycoon al di là degli scandali. Parlando di Ticino ci occupiamo di legge anti-burqa e dei traumi post-alluvione in Vallemaggia

7 novembre 2024
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Il ritorno di Trump alla Casa Bianca può essere letto come una “latinoamericanizzazione” della politica statunitense. Una tipica parabola di un qualsiasi leader “eterno” terzomondista che torna al potere nonostante gli scandali. A favorire il ritorno del tycoon, in gran parte un voto con la mano al portafoglio e gli occhi rivolti ai prezzi degli scaffali dei supermercati. Ma anche una certa potenza iconografica, nell'immagine del leader ferito nel tentato assassinio dello scorso 13 luglio in Pennsylvania, che ha conferito alla corsa di rientro di Trump alla Casa Bianca quel tocco di realismo magico – caratteristico della letteratura latinoamericana del XX secolo – probabilmente utile a renderla del tutto inarrestabile. Il commento del direttore Daniel Ritzer.

Ma cosa di Trump, ha convinto gli americani? Dove ha sbagliato Kamala Harris? Cerchiamo di capirlo con l'intervista a Matteo Muzio, fondatore del progetto Jefferson-Lettere sull'America. Tra il sogno del ritorno a una età dell'oro, allo scetticismo di talune minoranze verso la sfidante.

Dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore la legge federale sulla dissimulazione del volto. In Ticino il divieto è già in vigore dal 2016, con delle eccezioni inserite nel 2019: un arco di tempo in cui le multe emesse sono state in tutto 60, di cui 32 legate all’hooliganismo e 28 a donne con il viso velato. Un dato, quest'ultimo, che con il calo del turismo arabo post-Covid si è azzerato.

Ha tutte le carte in regola per ottenere le autorizzazioni ed essere realizzato il progetto di parco solare Duragno sulle pendici del Monte Tamaro. Ne sono convinti i promotori che stigmatizzano gli argomenti sollevati nei ricorsi e nelle opposizioni, di cui abbiamo riferito nell’edizione del 31 ottobre. A laRegione il capoprogetto, l’ingegnere Alessio Mina fa alcune precisazioni.

Sono passati poco più di 4 mesi dalla tragica alluvione in Vallemaggia dello scorso giugno, e finora sono state poche le persone che hanno deciso di far capo all’iniziativa di supporto lanciata dal Servizio di psicologia clinica e psicoterapia dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale. La psicologa Chiara Ferrazzo Arcidiacono lancia un appello per chi accusasse sintomi come "flashback", disturbi del sonno, sensi di colpa: "Rivolgersi a uno specialista fa la differenza".

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