Focus anche sul tema delle molestie in Ticino, sulle opere abusive lungo la linea delle Centovalli e sul supercandidato Trump negli Usa
Le manette a un polso rotto, il trasporto in dogana, l’intimazione di spogliarsi, una serie di controlli e di interminabili domande, e dopo quattro ore il rilascio senza nessuna scusa. Il tutto per il solo fatto di essere un uomo con la pelle scura che camminava in un bosco. Quella che Manuel (nome vero noto alla redazione), cittadino svizzero nato a Santo Domingo, definisce «la peggiore situazione mai vissuta» è accaduta quando aveva 24 anni e abitava a Chiasso. Il fenomeno ha un nome: si parla di “profilazione razziale” quando una persona è controllata da agenti di polizia, di sicurezza o da guardie di confine non in base a sospetti concreti, ma per le sue caratteristiche manifeste – soprattutto il colore della pelle – riconducibili a determinate origini etniche o fedi religiose. Sul tema per oggi vi proponiamo un approfondimento e un commento, entrambi firmati dalla vicedirettrice de laRegione, Cristina Pinho.
Anche il tema delle molestie da tempo sta facendo discutere in Ticino. Dopo il via libera al rapporto sulla vicenda dell’ex funzionario del Dipartimento sanità e socialità – condannato in via definitiva per coazione sessuale e violenza carnale –, il governo presenta le sue riflessioni per attuare le raccomandazioni della Gestione. Ce ne siamo occupati.
Nel Locarnese i toni del direttore delle Fart, Claudio Blotti, rispetto alla necessità di mettere ordine laddove i privati si sono presi delle libertà sul sedime ferroviario – realizzando opere edilizie di fatto abusive – tradiscono fastidio. Fastidio di dovere, in qualche modo, alzare la voce, suscitando magari le piccate reazioni delle autorità locali. È successo ad esempio nel Comune di Centovalli, lungo la tratta ferroviaria verso Intragna: un cavo per il trasporto di materiale e una piattaforma con scale di accesso, realizzati sul sedime Fart da un privato, hanno determinato uno scambio epistolare piuttosto ruvido.
Volando Oltreoceano, questi sono i giorni del supercandidato Trump. Viaggio dentro la convention dei repubblicani, che hanno il vento in poppa e il favore dei sondaggi, eppure sono stati spolpati dalle molteplici derive del ‘Make America Great Again’.
Buona lettura.