L'Unhcr ha visitato i Centri federali per l'asilo. Su laRegione oggi anche il rilancio del Plr, parchi giochi pericolosi e piscine... rumorose
Se si pensa ai Centri federali d'asilo il pensiero va subito alla sicurezza, ma quella verso l'esterno. In realtà è soprattutto dentro le mura delle strutture che in Svizzera accolgono i richiedenti l'asilo che andrebbe rivolta l'attenzione, perché i diritti dei più vulnerabili non vengano messi in discussione. L'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, di recente ha voluto visitare i Centri delle sei regioni del Paese che li ospitano. Una sorta di viaggio nell’‘universo asilo’ che ha consegnato un ‘diario di bordo’. Un documento di una cinquantina di pagine che mette nero su bianco una serie di "raccomandazioni chiave" rivolte alla Segreteria di Stato della migrazione (Sem) e figlie delle zone d'ombra ma pure delle esperienze virtuose condotte in alcune delle sedi, negli ultimi mesi messe sotto pressione per l'aumento degli arrivi e delle domande d’asilo. Facce di una stessa medaglia che hanno permesso di individuare anche quali sono oggi i "bisogni speciali".
Per uscire dall’impasse in cui è finito dopo elezioni non propriamente entusiasmanti e dopo che sul Preventivo 2024, di fatto, Centro e Lega non gli hanno fatto quasi vedere palla, il Plr ha un’unica strada: il rilancio, inteso sia come azione di partito, sia come approccio all’economia e alle finanze. Meno austerità e più, appunto, rilancio economico mettendo i soldi dove vanno messi per raddoppiare o triplicare ogni franco pubblico investito.
È riuscita l’iniziativa popolare congiunta di Verdi e Ps che chiede di istituire un fondo per il clima. A poco più di un mese dalla scadenza del termine per la raccolta delle sottoscrizioni, i promotori fanno sapere a ‘laRegione’ di averne raccolto complessivamente «più di 100mila». Le firme verranno consegnate il 22 febbraio alla Cancelleria federale. La lezione del ‘no’ popolare alla Legge sul CO2 (2021) è stata imparata. Stavolta nessun obbligo, divieto o restrizione per il cittadino. Nemmeno tasse d’incentivazione, in base al principio ‘chi inquina paga’. Invece, massicci investimenti pubblici.
Giochi belli da vedere ma difficili da usare. È in sostanza questa la critica mossa dal Gruppo mamma-bambino di Bellinzona verso i nuovi parchi giochi rinnovati di recente dalla Città, che risultano a loro dire poco accessibili ai bambini più piccoli e anche pericolosi. In una lettera, recapitata negli scorsi giorni al Municipio, vengono evidenziate diverse criticità presenti, in particolare, nel nuovo parco giochi del Grottino ticinese e in quello di Villa dei Cedri.
Al Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero (Cst) è ormai entrato nel vivo, da mesi, il cantiere legato al nuovo centro natatorio, importante struttura per la pratica degli sport acquatici. C’è però chi – e non solo nelle immediate vicinanze del cantiere bensì anche in collina (da dove il cantiere magari nemmeno lo si vede se non in lontananza ma di certo lo si sente) – è costretto a convivere con il rumoroso macchinario che dai primi di novembre sta perforando il terreno. Ore e ore di quotidiano fastidioso frastuono spaccatimpani, afferma chi si è rivolto al nostro giornale per segnalare il problema. Persone anche esasperate che si sono ripetutamente rivolte al Municipio, il quale è prontamente intervenuto sentendo i responsabili del cantiere, commissionando una perizia fonica e avanzando addirittura delle soluzioni anti-baccano che, però, sembra non abbiano trovato orecchie disposte all'ascolto.