Dalla protezione dei dati dei pazienti al voto per il Parco naturale della Val Calanca, passando per il congresso del Centro
"Ospedali e medici infettati e bloccati da cyberattacchi" è il tema di apertura dell’edizione odierna. Una panoramica di Simonetta Caratti è dedicata al delicato problema della protezione dei dati dei pazienti: l’Eoc ha già respinto truffe phishing e alza le difese. Diversi nosocomi attaccati dagli hacker. Le conseguenze: sale operatorie bloccate, ambulanze in tilt, cartelle cliniche dei pazienti nel dark web. Un solo studio piratato può mettere a rischio l’intero sistema sanitario...
Tra le notizie, anche il voto favorevole alla creazione di un Parco naturale (il primo della Svizzera italiana) in Val Calanca. Rossa, Calanca, Buseno e Santa Maria hanno accolto il progetto con rispettivamente il 100%, il 76%, il 90% e il 100% dei voti. Il progetto è considerato importante per una zona periferica ‘che ha bisogno di essere sostenuta’.
Da Locarno, invece, giunge un’analisi sulla crescita della città, dove si moltiplicano modine e cantieri per palazzine di appartamenti. Il municipale e capo dicastero sviluppo economico e territoriale Nicola Pini assicura che l’autorità vigila con attenzione e annuncia una novità: un "Programma di azione comunale".
LaRegione ha pure seguito il congresso del Centro (ex Ppd). Il rinnovo dei poteri cantonali si avvicina, il presidente Fiorenzo Dadò sprona candidati e candidate a scendere in campo e a fare campagna con convinzione: ‘Niente paura, osate!’.
Da Chiasso arriva invece la segnalazione della nascita di un’associazione per lo street food. Obiettivo: creare eventi per promuovere il cibo da strada, collaborare con esercenti e autorità. Il sodalizio è stato creato da quattro professionisti del settore.
Infine un accenno al commento in prima pagina, firmato da Aldo Sofia. Il tema: il ritorno degli attentati che coincide con il ritorno di Netanyahu. In meno di tre giorni, ai nove civili e presunti militanti palestinesi di Jenin uccisi per mano dell’esercito israeliano, sono subito seguiti le sette vittime dell’attacco arabo contro fedeli ebrei alla sinagoga del quartiere ortodosso di "Nevee Yakov", il più grave degli ultimi 14 anni. Quartiere che per i palestinesi si chiama invece "Yabi Yakoub", nella città vecchia colonizzata e "sequestrata" dal 1967 per fare dell’antico centro dei Gebusei la "capitale eterna dello Stato ebraico". Non può essere semplicemente un caso, stando a Sofia, se l’ennesima fiammata coincide col ritorno al potere (nel settembre scorso) di Benjamin Netanyahu.
Buona lettura.