Il Consiglio federale annuncia le nuove regole per gli impianti sciistici, i ristoranti e i negozi. Alcuni Cantoni bacchettati per misure poco rigorose
Si continua a sciare in Svizzera anche se saranno i Cantoni ad autorizzare gli impianti in base alla situazione epidemiologica e ai piani di protezione presentati dalle strutture. Ridotta di un terzo la capienza delle cabinovie, mascherina obbligatoria anche in fila d'attesa.
Non ha intenzione di andare in discesa libera, invece, il contagio da coronavirus, che attualmente si è stabilizzato su livelli piuttosto alti. Berset ha in particolare puntato il dito contro sette Cantoni (senza dire quali) che sarebbero in ritardo o troppo morbidi sulle misure restrittive, paventando un intervento da parte del Consiglio federale.
Un vero e proprio slalom, invece, quello di automobilisti e viaggiatori sui mezzi pubblici a causa delle forti nevicate in Ticino. Benché fosse attesa e annunciata, la neve ha causato i soliti disagi al traffico e alla circolazione dei treni.
Si chiude con una condanna a 7 anni, più di quanto chiesto dall'accusa, il processo all'autista 77enne del Luganese colpevole di abusi su almeno quattro bambine. Una bruttissima pagina di cronaca giudiziaria sulla quale pesa un inquietante silenzio da parte di chi, probabilmente, sapeva o poteva sospettare qualcosa.