Rimarranno aperte, seppur a severe condizioni di sicurezza, le piste da sci. E fra mercatini sì e mercatini no, ci si prepara al Natale anche in città
Si continuerà a sciare in Svizzera. Il Consiglio federale ha deciso di mantenere gli impianti sciistici aperti, seppur vincolando l'apertura al rispetto di severe condizioni e piani di protezione appropriati. Paletti in vista, dunque, e non solo per lo slalom. Paletti e barriere, come quella tirata sul confine italo-svizzero sul ghiacciaio del Plateau Rosà. Perché se di qua si scia, in Italia la pratica è vietata per le norme anti-covid.
E in discesa, anche se non sulle piste da sci, sono pure i contagi e i decessi da coronavirus, sia in Ticino che in Svizzera: la speranza è che il "fondovalle" evocato dal medico cantonale sia vicino.
Non è Natale senza mercatini, si dice, ma purtroppo quest'anno lo dovrà essere, tranne che per Lugano, che conferma il suo mercatino, seppur con misure di distanziamento e sicurezza accresciute. Niente vin brûlé e raclette invece a Bellinzona, che rinuncia al villaggio e alla pista di pattinaggio in Piazza del Sole in favore di un sottofondo musicale ambulante per chi farà shopping. E allo shopping e ai commercianti pensa anche Locarno, dove la Società commercianti, industria e artigianato chiede di consentire l'accesso alle auto a Piazza Grande nel periodo natalizio.