Il racconto di ciò di cui l’uomo fu testimone negli anni Settanta e Ottanta al servizio del ‘papà delle conigliette’ ha ispirato anche una docuserie
I segreti oscuri di ‘Playboy’: quattro decenni fa il maggiordomo di Hugh Hefner scrisse un memoir rimasto finora inedito. Il libro, che racconta le esperienze di Stefan Tetenbaum come valletto del fondatore del magazine per soli uomini è uscito adesso in formato digitale su Amazon e Kindle. Il racconto di quello di cui il maggiordomo fu testimone negli anni Settanta e Ottanta al servizio del papà delle conigliette ha ispirato anche una docuserie in dieci puntate su A&E che esamina l’impero di Hefner attraverso le lenti del movimento #MeToo. "Un racconto salace", lo ha definito Cooper Hefner, uno dei figli di Hugh.
"La mia storia alla Playboy Mansion West fu un periodo straordinario di fama e potere delle Playboy Enterprises", ha detto Tetenbaum in esclusiva a Variety, che oggi dà notizia dell’uscita del memoir: "Lavorare accanto a Hefner mi ha dato una prospettiva incredibile nella vita quotidiana di un uomo estremamente complesso e del mondo da lui creato. Un mondo allo stesso tempo in bella vista, ma anche molto privato".
Il racconto, come in una sorta di ‘Downton Abbey’ a luci rosse, è uno spaccato quotidiano di quanto accadeva dentro le mura della Mansion di Los Angeles. Tetenbaum racconta di quando Hefner gli chiedeva di cercargli prostitute, dei maltrattamenti a cui erano sottoposte le ‘fidanzate’ e le Playmates del padrone di casa, gli incontri con le celebrità in visita. "Ogni mattina passavo dalla sua segretaria e ricevevo l’agenda degli incontri sessuali di quel giorno che includeva come le donne avrebbero dovuto essere vestite o svestite". Hefner – racconta il maggiordomo – non sempre partecipava all’azione ma a volte si limitava a dirigerla "seduto su una sedia speciale".
Il libro "esplora il lato oscuro di come lui trattava le donne che volevano essere parte del suo mondo e di quello di Playboy", scrive il maggiordomo: "Solo chi abitava con Hefner conosceva la verità di quello che lui si aspettava da loro". Il maggiordomo spiega perché ha aspettato tanti anni a pubblicare il suo resoconto: "Hefner era una figura troppo potente e il mondo dell’editoria non voleva correre rischi d’infastidire un tale gigante. Il movimento #MeToo ha cambiato le cose".
Hefner fondò Playboy nel 1953 e fino alla morte nel 2017 a 91 anni fu una figura controversa: per alcuni uno sfruttatore delle donne e dei loro corpi, per altri un pioniere della rivoluzione sessuale e un campione dei diritti dei gay, della contraccezione e dell’aborto. Dopo la sua scomparsa la famiglia ha preso le distanze anche finanziarie dalla rivista e l’impero ‘Playboy’ si chiama adesso Plby Group.