Regno Unito

‘Ripulivano’ case dei milionari, condannata gang italo-balcanica

Vittime dei furti Tamara Ecclestone, Claudio Ranieri, Frank Lampard, nonché il defunto miliardario thailandese Vichai Srivaddhanaprabha

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16 novembre 2021
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Condanne esemplari nel Regno Unito per i tre componenti della banda italo-balcanica di ladri di magioni di altissimo bordo accusati d’aver depredato due anni fa le residenze londinesi di alcune ricche celebrità, intascando gioielli e beni vari per un valore complessivo di 26 milioni di sterline (circa 32,8 milioni di franchi): con un bottino da record, in particolare, nel caso del colpo messo a segno a Kensington nel palazzo di Tamara Ecclestone, primogenita ed ereditiera dell’ex boss della Formula 1, Bernie.

Un giudice della Isleworth Crown Court, Martin Edwards, ha inflitto a Londra 11 anni di reclusione a Jugoslav Jovanovic, 24 anni, riconosciuto colpevole di associazione per delinquere finalizzata al furto e riciclaggio; e 8 anni e 9 mesi ciascuno,al 45enne Alessandro Donati e al 44enne Alessandro Maltese, cittadini italiani condannati per il solo primo reato. Tutti e tre erano stati arrestati nel 2020 in Italia, presso Milano, dove si erano rifugiati subito dopo aver commesso le rapine; per poi essere estradati oltre Manica su richiesta della giustizia britannica.

I colpi furono consumati nel dicembre del 2019, nel quadrante d’oro di West London, nelle case della Ecclestone, dell’ex campione di calcio, nazionale inglese e attuale allenatore Frank Lampard, nonché del miliardario thailandese Vichai Srivaddhanaprabha: patron – morto frattanto in un incidente d’elicottero – del Leicester City, squadra di football che qualche anno fa vinse contro ogni pronostico la Premier League sotto la guida tecnica di Claudio Ranieri.

Il giudice ha definito “immensamente grave” la caratura criminale delle azioni contestate ai tre. Mentre la pubblica accusa ha sottolineato la “brutalità” delle loro intrusioni e le devastazioni compiute all’interno delle abitazioni prese di mira. Gran parte della refurtiva non è stata mai recuperata. Mentre resta latitante Daniel Vukovic, presunta mente della gang e primula rossa (finora) inafferrabile: un cittadino serbo di origine etnica rom, già trapiantato in Svezia, che secondo un’inchiesta della Bbc si sarebbe rifugiato nel tempo in svariati luoghi e sotto la copertura di ben 19 diverse identità. E potrebbe essere al momento nascosto a Belgrado.