Spencer Eldon, quattro mesi all'epoca, ha intentato una causa per violazione delle norme federali sulla pedopornografia e sfruttamento sessuale
A 30 anni da quando è comparso sulla copertina del rivoluzionario album dei Nirvana ‘Nevermind’, l'ex bambino ritratto nudo sott'acqua fa causa alla band per pedopornografia. Spencer Eldon, che nel 1991 aveva quattro mesi, ha intentato una causa contro l'eredità di Kurt Cobain e i membri sopravvissuti della band, affermando che hanno violato le norme federali sulla pedopornografia e lo hanno sfruttato sessualmente.
Secondo quanto ha riportato Npr nel 2008, la famiglia del bambino è stata pagata solo 200 dollari per il tuffo di 15 secondi in piscina, avvenuto perché il padre di Elden era un amico del fotografo. Nella causa, il ragazzo afferma di aver subito “danni per tutta la vita”, e sostiene che né lui né i suoi tutori hanno acconsentito al servizio fotografico nudo.
La band, il fotografo e le etichette discografiche “hanno commercializzato intenzionalmente la pornografia infantile di Spencer”, si legge nei documenti, in cui si spiega che Elden è stato costretto a compiere “atti sessuali commerciali” e la band si è rimangiata una presunta promessa di nascondere i suoi genitali sulla copertina dell'album.
Nel 2016, tuttavia, il 25enne Elden aveva ricreato l'immagine copertina completamente vestito per rendere omaggio al disco: secondo i media sembrava entusiasta dell'iniziativa, pur chiedendo che la band rimanesse lontana. Nella causa, Spencer chiede quindi un risarcimento danni e un'ingiunzione che impedisca al gruppo di trarre profitto dall'album.
¨Nevermind¨, 1991