Un vagabondaggio di oltre 500 km, iniziato per motivi ignoti da una riserva naturale cinese, durante il quale sono anche nati dei piccoli
Dopo un'Odissea di 17 mesi seguita dai media internazionali, il branco di elefanti erranti allontanatisi mesi fa per motivi tuttora ignoti da una riserva naturale dello Yunnan, in Cina, ha finalmente preso la strada di casa. Lo riporta il Guardian. I 14 elefanti asiatici di varie dimensioni ed età, assistiti da 410 soccorritori, 374 veicoli e 14 droni con più di due tonnellate di cibo, sono stati guidati attraverso il fiume Yuanjiang rientrando ieri sera nello Yunnan, riporta l'Associated Press citata dal Guardian, e presto raggiungeranno la loro riserva naturale nella prefettura autonoma di Xishuangbanna Dai. Ieri sera la mandria era ancora nella contea di Yuanjiang, a circa 200 km dalla riserva.
Il ritorno degli elefanti completa un vagabondaggio di oltre 500 km, durante il quale sono anche nati dei piccoli. Nonostante siano stati tenuti lontani dalle aree residenziali da appositi addetti che li hanno seguiti con un drone per 24 ore al giorno, molti abitanti delle zone attraversate hanno lamentato danni e furti di cibo e acqua. Gli esperti di fauna selvatica locali non sono stati in grado d'individuare il motivo per cui la mandria ha deciso di trasferirsi. Zhang Li, professore di conservazione dei mammiferi alla Beijing Normal University, ha dichiarato a giugno al media di Stato Global Times che “gli sviluppi dell'ingegneria umana su larga scala hanno minato il consueto isolamento degli habitat degli elefanti”.