Giappone, una coppia di genitori incriminata per abbandono di minori, le figlie di tre e un anno di età, quest'ultima ritrovata disidratata
Avevano approfittato degli incentivi del governo durante l'emergenza sanitaria del coronavirus per usufruire di una vacanza estiva di 10 giorni, abbandonando le due figlie piccole a casa. È accaduto in Giappone, protagonista una coppia di genitori, rispettivamente di 28 e 24 anni, incriminati per abbandono di minori e condannati a due anni di prigione dalla Corte distrettuale di Kagoshima. Nell'emettere la sentenza, il giudice Kanji Tomita ha detto che il crimine compiuto "ha messo a rischio la vita dei due minori – due bambine di tre anni e un anno di età – in particolare la bambina più piccola trovata disidratata". I due genitori hanno utilizzato il bonus da 100mila yen del governo (circa 860 franchi svizzeri) per prenotare una vacanza di 10 giorni in un albergo. Durante il processo la madre ha raccontato di aver deciso di sfruttare i soldi del bonus perché intendeva staccare dal lavoro e prendersi una pausa "dagli impegni di mamma e dal caos della propria abitazione".