Fiat 500, sempre allegra e distintiva

Carattere di sostanza, piacere senza tempo: è una qualità che stimola emozioni e sensazioni, permettendo di avvertire con intensità le proprie reazioni nei confronti dell’oggetto in questione: un fattore che continua a giocare un ruolo essenziale a proposito della Fiat 500. Sempreverde tre porte da città che, a differenza della variante elettrica tutta nuova – e più grande –, è rimasta fedele al progetto iniziale, seppur riveduto e corretto attraverso gli aggiornamenti periodici. La piccola italiana, lunga appena 3,57 metri e larga 1,67 m, appare infatti sempre fresca e attuale sia nella raffinata interpretazione stilistica del passato, sia nell’attenzione a stile e dettagli che suscitano allegria e benessere. Tanto incontrandola nel traffico, a maggior ragione riscoprendola al volante per questa prova, nella classica versione standard con carrozzeria chiusa. Tra l’altro offerta – insieme alla Cabrio – anche nell’interessante allestimento specifico per il nostro Paese (Swiss Pack), basato su quello di ingresso Cult ma a un prezzo inferiore nonché completo di un’estesa dotazione extra, che fra l’altro aggiunge navigatore con schermo da 7”, cerchi in lega e climatizzazione automatica anziché manuale.

Conoscenza dunque più che collaudata, capostipite com’è di un intero “brand” di successo all’interno della gamma, la 500 si affida meccanicamente al recente tre cilindri benzina aspirato di appena un litro di cubatura, rinforzato da un semplice ma pratico sistema ibrido leggero che aggiunge un piccolo aiuto in chiave soprattutto ecologica nelle ripartenze da fermo. L’azione del motorino di avviamento/generatore si concretizza in circa 5 cv di spinta in aggiunta all’erogazione del “mille” convenzionale, di suo dotato di una coppia massima sufficiente ma erogata già a 3’500 giri; l’elasticità è di casa, efficace quanto basta anche per dimenticarsi talvolta di scalare di rapporto. La guida della 500 è fluida, docile e mette subito a proprio agio. Lo spazio per la sistemazione a bordo non è certo enorme ma, a meno di non essere particolarmente alti, si riesce a trovare piuttosto agevolmente la postura che meglio conviene, tendenzialmente comunque un po’ raccolta e rialzata. I vari comandi sono subito sotto controllo ed è piacevole trovare la leva del cambio in posizione rialzata e molto comoda.

Il tre cilindri è piuttosto silenzioso, con ronzio abbastanza rotondo e “voce” più avvertibile solo verso la zona più alta del contagiri. Nella marcia urbana si apprezzano agilità, leggerezza della sterzata e buon passo nel traffico sempre con poco acceleratore. La vettura resta godibile anche nei tratti extraurbani, giusto in salita o nei sorpassi richiedendo lo sfruttamento a fondo della meccanica. Ad andatura livellata, la sesta marcia piuttosto di riposo permette poi di mantenere un regime basso anche in autostrada, dove il comfort resta discreto pur rendendosi avvertibili nella zona posteriore i fruscii generati dal rotolamento degli pneumatici. Tra le curve anche di buon passo la 500 è piuttosto stabile e sincera: certamente non sportiva, però “svelta” a sufficienza. Con consumi che in media ricalcano in buona sostanza il dato dichiarato dalla Casa.

L’accoglienza a bordo conferisce subito un tono di allegria non indifferente; simpatico in special modo l’inconfondibile, piccolo cruscotto circolare vecchia maniera. Al centro, l’immancabile schermo multifunzione da 7” è ben integrato nel design d’insieme, sufficientemente chiaro e raggiungibile, mentre più in basso è assai generosa l’area dedicata ai comandi della climatizzazione. La 500 si conferma “automobilina” ideale per due, dato che dietro oltre all’accessibilità appena sufficiente si sconta una libertà di movimento ridotta sia per le gambe sia in altezza. Lo stesso vale per il piccolo bagagliaio (185 litri), tuttavia ampliabile ribaltando anche in porzioni separate il divanetto: per vacanze o fine settimana allargati, la coppia può comunque concedersi in questo modo una buona generosità di carico.