Il restyling aggiunge carattere, il 1.5 ibrido leggero spicca per economia
L’apprezzata, solida sostanza continua a distinguere la diffusa vettura di taglia media dell’importante produttore coreano, giunta nei mesi scorsi al primo restyling della terza generazione introdotta nel 2016: non ci sono rivoluzioni ma lo stile si affila, insieme ai contenuti. Esternamente, è in special modo il frontale a presentare le maggiori novità, grazie alla calandra ridisegnata con una conformazione più larga, cui si aggiungono proiettori principali assottigliati; in coda è presente un paraurti di nuova foggia, che tra l’altro secondo la Casa contribuisce a migliorare l’aerodinamica della vettura. Sul piano meccanico, spicca la motorizzazione a benzina oggetto del test, che guadagna il sistema ibrido leggero con architettura a 48V per assicurare principalmente ulteriore riduzione di emissioni e consumi; combinata alla trasmissione automatica del tipo a doppia frizione, assicura prestazioni interessanti insieme a relax e rotondità di funzionamento.
La 1.5 T-GDi di prova mette infatti in mostra un carattere rotondo ed equilibrato, pensato per passare… inosservato: non è un modello che spicca per esuberanza né per aspetti particolari, ma al contempo assicura tutta l’efficacia e la maturità che servono per rendersi godibile proprio nella quotidianità. La stessa motorizzazione ne è un buon esempio: elastica il giusto, supportata da una discreta coppia nonché dallo spunto aggiuntivo – modesto e molto breve, ma avvertibile – offerto a ogni ripresa dallo starter-generatore del sistema ibrido leggero, permette alla i30 di disimpegnarsi con agilità nel traffico e nelle leggere variazioni dell’andatura, spesso senza richiedere al cambio automatico il “lavoro” di passare a un rapporto inferiore. Per scatti più rapidi si sfrutta invece a fondo il quattro cilindri a benzina, comunque silenzioso, elastico e piuttosto reattivo. Il carattere della vettura è inoltre influenzato con discreta decisione dalla modalità di marcia inserita: in quella Eco prevale una certa pigrizia di reazione, a fronte però delle migliori percorrenze in termini di consumi, mentre quella sportiva offre una certa vivacità con comando dello sterzo più “presente”. La preselezione standard (Comfort) è quella più equilibrata, lasciandosi perdonare la risposta talvolta meno reattiva di quanto ci si aspetti dell’acceleratore; il cambio doppia frizione è dolce e docile, quasi sempre puntuale nella scelta di rapporto tranne che in certe situazioni di traffico con partenze e arresti ripetuti che possono talvolta dar luogo a qualche lieve incertezza.
In ogni caso, la vettura brilla per la capacità di risparmio: in media, su percorsi di varia natura, abbiamo rilevato medie sempre al di sotto dei 6 l/100 km, risultato davvero convincente per la meccanica e la classe della vettura. Con autonomia prolungata che aggiunge comfort al già apprezzabile livello di accoglienza, cui si aggiunge la “suite” completa degli ausili attivi alla guida. Alcuni interventi automatici restano talvolta piuttosto decisi, come ad esempio le correzioni attive sullo sterzo per conservare la traiettoria a centro carreggiata, ma in generale i vari sistemi funzionano con la necessaria fluidità e puntualità. La stessa guida è docile e rotonda, con stabilità evidente, movimenti ridotti della carrozzeria e una confidenza “facile” e diretta con il veicolo. Sterzo compreso, ben centrato per taratura e risposta al pari della capacità di assorbimento delle sospensioni.
Anche l’abitacolo beneficia di piccoli ritocchi, tra cui spicca lo schermo maggiorato da 10,3”, ad alta risoluzione, a centro plancia: oltre a risultare più reattivo e meglio visibile, è corredato di pulsanti inferiori a sfioramento per velocizzare la selezione delle principali funzionalità. Più convenzionali, ma razionali, i comandi del clima nella zona sottostante, mentre la strumentazione combina un compatto display digitale centrale con gli indicatori laterali analogici. Di qualità materiali e finiture, elevato lo spazio a disposizione: la posizione di guida è personalizzabile con facilità – non mancano riscaldamento e ventilazione dei sedili – mentre in seconda fila si apprezzano la libertà di movimento insieme a bocchette di aerazione specifiche e botola centrale per alloggiare oggetti lunghi.
Scheda Tecnica
Modello | Hyundai i30 |
Versione | 1.5 T-GDi 48V MH Vertex |
Motore | 4 cilindri, 1.5 litri, benzina turbo con sistema micro ibrido 48V |
Potenza, coppia | 160 cv, 253 Nm |
Trazione | Anteriore |
Cambio | Doppia frizione a sette rapporti |
Massa a vuoto | 1’282 kg |
0-100 km/h | 8,6 secondi |
Velocità massima | 210 km/h |
Consumo medio | 6,3 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 39'500 CHF |