Maestoso e imponente, offre spazio, accoglienza e meccanica esuberanti. Con consumi sotto controllo
Inutile girarci intorno: la Explorer è proprio “enorme” e non fa nulla per nasconderlo, spiccando tra i Suv di taglia massima per imponenza ed una certa aggressività d’insieme: caratteristiche precise volute dalla marca nello specifico per il mercato americano. Ma certamente, anche in Europa un certo “sogno americano” trova pieno riscontro nel sapore tutto a stelle e strisce che questo possente veicolo ibrido riesce a profondere, sia da fuori sia una volta al suo comando. Perché al pari del design, anche la stessa posizione di guida è dominante: alta, col corpo però “sprofondato” in uno spazio di bordo considerevole, non soltanto in lunghezza. L’Explorer non solo, infatti, eccede i cinque metri di lunghezza (5,06 m per la precisione), ma a specchi retrovisori aperti impegna la carreggiata per ben 2,28 m: si può facilmente capire che gli spazi ristretti dei centri storici europei non sono il suo pane, anche se gli spigoli marcati della carrozzeria e la profusione di sensori e telecamere di manovra rendono in realtà ogni disimpegno più che fattibile, con la dovuta attenzione. Giusto i parcheggi affiancati con spazi calibrati incrementano la difficoltà: dove si entra normalmente con ogni mezzo, a bordo di questo si deve invece talvolta rinunciare.
Il regno della vettura sono gli spazi aperti, dove può tra l’altro sprigionare tutto il suo notevole potenziale dinamico, facendo segnare la bella sorpresa di non consumare come il classico Suv americano: la meccanica ibrida “regala” infatti un contributo consistente alla riduzione della richiesta di carburante, tanto che guidando con attenzione si resta senza troppa fatica su una media su percorso vario attorno ai 9,5 l/100 km, come abbiamo riscontrato durante la prova. Non male per un sette posti pesante due tonnellate e mezzo. Grazie alla batteria al litio ricaricabile su presa di rete (13,6 kWh la capacità, 4h20’ di ricarica su Wallbox Ford o rete pubblica), inoltre, la pura modalità elettrica “regala” un’autonomia a zero emissioni locali che nella pratica raggiunge un valore di poco superiore ai 30 km: non molti, ma più che sufficienti per disimpegnarsi ad esempio nei centri con limitazioni di accesso. Al di là di questo impegno specifico, la Explorer ibrida può in ogni caso contare su un’ampia autonomia (serbatoio benzina da 68 litri) con buona capacità di traino (2500 kg).
La guida è in stile prettamente USA, prediligendo un’andatura fluida più che grintosa: grazie alla notevole coppia complessiva e alla consistente spinta elettrica assicurata dal motore supplementare da 75 kW (102 cv), la grande Explorer offre variazioni di andatura molto rapide con un filo di gas, dimenticando la meccanica per concentrarsi unicamente su strada e panorama. Non che in curva manchi mordente: le massicce ruote da 20” e i movimenti controllati della carrozzeria permettono un’aderenza di tutto rispetto, con cambi di direzione agili a sufficienza; ma la stessa modalità di marcia sportiva sembra quasi ridondante. Ce ne sono altre sei, incluse quelle specifiche per l’andatura sia puramente elettrica sia su terreni a bassa aderenza. Affondando con decisione l’acceleratore la Explorer è esuberante, ma è vero che mostra una risposta del gas perfettibile nell’armonizzazione tra le due fonti di spinta; docile il cambio automatico a dieci marce, dai passaggi di rapporto sostanzialmente impercettibili data anche la notevole coppia disponibile. Sterzo sempre un po’ carico, mentre la frenata da classica ibrida lascia meno sensibilità e precisione nei rallentamenti “di fino”.
A bordo, lo stesso schermo centrale da 10”1 sembra sparire nell’opulenza di arredo e nelle dimensioni sopra la media di spazi e sedute; le tre file, tutte regolabili con posti in estrema coda a scomparsa, permettono un’ottima accoglienza con elevata convivialità. Bene la posizione di guida, ampia e altrettanto comodamente personalizzabile. Si fanno apprezzare, nell’uso, anche gli svariati sistemi di ausilio attivo alla guida, raffinati nello sviluppo ed altrettanto affidabili nell’uso: con particolare menzione per il regolatore adattivo con funzionalità di marcia in coda automatica e della correzione attiva della traiettoria per restare in corsia.
Modello | Ford Explorer |
Versione | 3.0 EcoBoost Plug-in-hybrid ST-Line |
Motore | Sistema ibrido plug-in con 3.0 V6 benzina biturbo, motore elettrico |
Potenza, coppia | 457 cv, 825 Nm |
Trazione | Integrale |
Cambio | Automatico 10 rapporti |
Massa a vuoto | 2’466 kg |
0-100 km/h | 6,0 secondi |
Velocità massima | 230 km/h |
Consumo medio | 3,1 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 88'100 CHF |