Si tratta di una naturale evoluzione che ha coinvolto tutti, nessuno escluso. Da rudi strumenti di lavoro i pick-up negli anni hanno acquisito fascino trasformandosi più o meno timidamente in veicoli che, pur non tradendo le proprie origini, possono essere impiegati senza troppe rinunce nella vita quotidiana. Vuol dire che una volta terminato il lavoro nei campi, nei boschi o in cantiere, il pick-up è in grado di portarti in vacanza, permetterti di sbrigare le commissioni del sabato mattina e in alcuni casi fare pure bella figura nel fine settimana.
Un’evoluzione alla quale non si è sottratto nemmeno il Mitsubishi L200, giunto alla quinta generazione, che nella versione più ricca e accessoriata non manca di mostrare qualche finitura estetica più ricercata, tra cui la calandra e le calotte degli specchietti retrovisori cromate nonché la protezione del sottoscocca e il predellino di colore grigio. Della stessa stoffa pure l’abitacolo, dove in combinazione con i sedili in pelle troviamo il sistema di infotainment ereditato dalla Outlander come pure finiture cromate o nero lucido applicate qua e là. Com’è giusto che sia per un veicolo da lavoro, i materiali di base utilizzati per realizzare l’abitacolo sono ovviamente di fattura economica e le plastiche piuttosto rigide, ma l’insieme offre un interessante colpo d’occhio e – ad analisi approfondita – non manca di stupire la cura dedicata ad alcune soluzioni costruttive, testimoniando quindi la volontà di assemblare un veicolo non solo concreto e funzionale, ma che sappia anche durare nel tempo. Ma com’è utilizzare un L200 nella vita di tutti giorni? Chi siede al posto di guida non fatica a trovare una posizione di guida a lui congeniale, mentre lo spazio per i passeggeri posteriori non è tra i più ampi. Grazie alla generosa coppia disponibile ci si sposta nel traffico di tutti i giorni con un filo di gas, senza avere mai l’impressione di essere sottomotorizzati. La silenziosità è più che accettabile per un veicolo di questa categoria, ed in particolare l’aerodinamica dimostra una certa cura con un coefficiente di resistenza all’aria che arriva a 0,40 (modello precedente: 0,46).
Si viaggia con una comodità sorprendente anche in autostrada, mentre sono solo gli asfalti più dissestati a metterla in difficoltà facendo penetrare nell’abitacolo quei tipici tremolii che affliggono i pick-up, quindi pure le sue concorrenti dirette. Quanto ai consumi, questi non sono certo ridotti ma comunque in li-nea con la media della categoria, richiedendo tra i 10 e gli 11 litri gasolio ogni 100 chilometri percorsi. A stupire è in ogni caso la piacevolezza con cui la si conduce nella vita di tutti i giorni, tanto da dare a volte l’impressione di non essere nemmeno a bordo di un pick-up. Preso atto delle dimensioni (5,2 metri di lunghezza) risulta relativamente maneggevole e la si posteggia senza troppi traumi.
Sebbene sia nata per i percorsi fuoristrada, è doveroso aprire una parentesi relativa al suo comportamento stradale. Prima di tutto perché le prestazioni del propulsore più potente non sono per nulla sottotono, secondo perché l’inedito cambio automatico a cinque rapporti è provvisto di selettori al volante, incrementando il piacere di guida nei percorsi guidati. Preso atto che ha un carico leggero e che richiede i suoi tempi, lo sterzo della L200 consente di impostare le traiettorie con una discreta precisione trasmettendo peraltro una bella sensazione di sicurezza, restando sempre composta. L’impianto frenante garantisce peraltro spazi d’arresto piuttosto brevi e l’elettronica è ben tarata nell’applicare eventuali correzioni. E poi, come anticipato, ci sono le capacità off-road. Oltre alla trazione posteriore è infatti possibile selezionare (anche in marcia fino a 100 km/h) la trazione integrale, con in aggiunta il blocco del differenziale nonché i rapporti ridotti. Così facendo l’L200 diventa davvero inarrestabile mostrando la sua vera natura, guadando pozze e torrenti profondi anche 60 centimetri.
Sono infine interessanti i costi di gestione: oltre al prezzo d’acquisto concorrenziale è bene sapere che si usufruisce di una garanzia di cinque anni, che la manutenzione va eseguita ogni 20’000 chi-lometri e che il cambio automatico, a differenza del passato, di manutenzione non ne avrà mai bisogno.
Modello | Mitsubishi L200 |
Versione | 2.4 Diamond Double Cab A |
Motore | 4 cilindri, turbodiesel, 2.4 litri |
Potenza, coppia | 181 cv, 430 Nm |
Trazione: | posteriore e integrale (selezionabile manualmente) |
Cambio: | automatico a 5 rapporti + rapporti ridotti |
Massa a vuoto | 2’027 kg |
0-100 km/h | 11,8 secondi |
Velocità massima | 177 km/h |
Consumo medio | 7,5 l/100 km (omologato) |
Prezzo: | 42’999 Chf |
La compri se… | il pick-up non lo usi solo sul luogo di lavoro |