Auto e moto

Honda: nuova gamma 500

Buona la stabilità della CBR500R sul veloce
27 marzo 2016
|

Presentate in Spagna le nuove Honda CBR500R  e CB500F. Le abbiamo testate nei dintorni di Siviglia. Honda ha affrontato l’impegno di rinno-varle con grande attenzione, portando tante novità per questi due ‘piccoli’ modelli.

La nuova sportiva CBR500R e la naked CB500F sono state aggiornate esteticamente e tecnicamente, sono le uniche vere moto a potenza piena con 35 kW per la nuova categoria A limitata, che entra in vigore il prossimo primo aprile. Commercializzate come nuovi modelli nel 2013 già allora hanno incontrato i favori del pubblico. Ottime come Entry-Level per chi si approccia per la prima volta alla moto, oppure perfetto modello di ‘crescita’ per i motociclisti neopatentati, hanno però riscosso interesse anche tra i motociclisti più esperti.
Mentre il mercato delle moto dedicate ai possessori della categoria A limitata si focalizza su modelli dalla potenza modesta, con cilindrata attorno ai 300 cc, Honda per questi due modelli destinati soprattutto a questo folto pubblico ha creduto fin da subito alla potenza piena permessa dalla legge, creando un motore di quasi 500 cc con una coppia corposa e un buon allungo agli alti regimi di rotazione.

Cosa cambia

Sono tanti i dettagli che denotano l’impegno della casa per rendere ancora più “seducenti” questi due modelli. Il motore  è uno dei punti di forza, i valori di coppia e potenza sono rimasti invariati, ma sono migliorati ulteriormente i già ottimi consumi, ora pari a 29,4 km/l nel ciclo medio WMTC, e considerando che la capacità del serbatoio è aumentata a 16,7 litri (+ 1 litro) del modello precedente, questo porta l’autonomia a quasi 500 km per la CB500F e 490 km per la CBR500R.
Il cambio a 6 rapporti è stato rivisto per garantire innesti più rapidi e precisi. L’alesaggio di 67 mm è il medesimo della CBR600RR e il ricorso al CAE (Computer Aided Engineering) ha assicurato l’equilibrio ottimale tra peso e resistenza nella conformazione dei pistoni, la forma dei quali è ispirata a quelli della CBR1000RR. Come sempre Honda pone grande attenzione alla riduzione degli attriti, infatti sul mantello dei pistoni sono presenti delle striature che creano interstizi in cui l’olio può fluire migliorando la lubrificazione.
Rivista anche l’aspirazione per migliorare ulteriormente la risposta del propulsore.
Per quanto concerne la ciclistica, ora la forcella telescopica è regolabile nel precarico molla, stessa cosa vale per il monoammortizzatore con leveraggio Pro-Link. Il terminale di scarico è stato ridisegnato conferendo al mezzo un aspetto più compatto e sportivo, il sound che ne deriva è più accattivante.
La sella ancora più bassa (785 mm da terra) faciliterà non poco la vita ai meno esperti. Infine la leva del freno è regolabile nella distanza dalla manopola su tutti e due i modelli.

Design più emozionale

Se vi ricordate il look delle “vecchie” CB vedrete subito che le nuove sovrastrutture sono completamente ridisegnate, la nuova CB500F ha il cupolino basso e appuntito, accoglie il nuovo gruppo ottico a LED con profilo angolare e le luci di posizione con lente azzurra.
I fianchi anteriori sono meno estesi per lasciare più in vista il motore e il solido telaio in acciaio. “Aggressive Speed Shape” la chiamano i designer Honda, sottolineando di essersi ispirati alle sportive di cilindrata superiore. Sul cupolino affusolato, con feritoia centrale per eliminare le turbolenze, sulla CBR500R spiccano i nuovi e sottili fari a LED che conferiscono al frontale più aggressività. Le carene sono aderenti sui fianchi, troviamo però ampi sfoghi per l’aria calda, questi lasciano intravedere il telaio in acciaio e il propulsore bicilindrico. Le prese d’aria sul codino si ispirano alle CBR di maggior cilindrata, e il nuovo faro a LED posteriore porta una ventata di modernità.

In sella

Prima di salire in sella le contempliamo attentamente e  inevitabilmente la prima cosa che si nota è che questi due nuovi modelli appaiono più belli, moto “vere” il cui nuovo look è più vicino alle sportive di casa Honda di cilindrata superiore; l’intento prioritario dei progettisti è stato sicuramente raggiunto.
Si parte, il primo pezzo del percorso l’affrontiamo in sella alla CBR500R, ci attende un percorso molto interessante, molto tortuoso e poco trafficato. La posizione in sella è comoda, i semimanubri larghi e alti permettono una postura rilassante senza affaticare i polsi, il cupolino allungato rispetto alla precedente versione protegge bene dall’aria anche ad alte velocità. Il percorso scelto dalla casa si è snodato sulle alture nelle vicinanze di Siviglia, dove in queste colline si estende una strada chiamata “delle 600 curve” (bellissima!), una strada con asfalto perfetto e tante infinite curve dove la CBR è in grado di regalare al conducente tanto divertimento. Maneggevole nel misto, ma quello che più sorprende è la stabilità nei curvoni veloci come se si stesse guidando una sportiva più performante di cilindrata superiore. Il bicilindrico è molto fluido nell’erogazione della potenza, ai medi regimi ha una risposta corposa con un allungo fino al limitatore progressivo e lineare. Se si vuole guidare con più brio è meglio tenere il bicilindrico in uscita dalle curve sopra i 4’000 giri in modo da avere una risposta pronta e corposa quando si apre l’acceleratore. La velocità di punta è di 180 km/h e ci si arriva abbastanza velocemente con un’ottima stabilità, e mettendosi in carena con una buona protezione aerodinamica. L’impianto frenante è all’altezza della situazione, la frenata è sempre ben modulabile e rassicurante, anche su fondo stradale bagnato. Sì perché nel pomeriggio per il rientro ci aspetta la CB500F e il meteo si è fatto davvero pessimo perché piove copiosamente. Anche in queste condizioni la versione “nuda” garantisce un feeling immediato, una consuetudine tutte le volte che sali in sella a una Honda, e in questo specifico caso con questi due modelli a maggior ragione. Se la CBR nel misto come detto è maneggevole, la versione F è agilissima, e nel misto stretto nei cambi di direzione, grazie anche al pneumatico da 160/60ZR-17 è molto reattiva. Nei confronti della versione carenata sul veloce chiaramente è meno divertente perché la protezione all’aria è praticamente nulla, ma ripaga alla grande quando la strada si fa molto tortuosa. Insomma un gran bel modo per imparare a guidare e fare esperienza per i meno esperti, ma anche per i più navigati che vogliono divertirsi contenendo i costi.

Scheda tecnica

MotoreBicilindrico in linea frontemarcia, 8 valvole (DOHC), raffreddato a liquido
Cilindrata471 cc
Alesaggio corsa67x66,8 mm
Potenza max35 kW/48 CV a 8’500 giri/min
Coppia max43 Nm a 7’000 giri/min
Sospensione anterioreForcella telescopica con steli da 41 mm, regolabile nel precarico molle
Sospensione posterioreMono con Pro-Link, regolabile nel precarico
Freno anterioreDisco wave da 320 mm, pinza a due pistoncini, ABS
Freno posterioreDisco wave da 240 mm a singolo pistoncino, ABS
PrezzoCB500F: fr. 6’680 CBR500R: fr. 7’280
DisponibileDa marzo. CB500F nei colori nero metallico, rosso, arancio e bianco CBR500R in nero metallico, bianco tricolore, rosso e arancio