Siamo entrati nell’ultimo quarto d’ora di gioco della campagna per le elezioni federali del 20 ottobre. Le squadre in gioco sono molte. La qualità e l’abnegazione delle candidate e dei candidati contano molto per il risultato finale. Contano anche i punteggi finali delle singole squadre, che saranno sommati all’interno delle varie congiunzioni di liste per l’attribuzione dei seggi al Consiglio nazionale. In Ticino il Plr e il Ppd hanno deciso per la prima volta di congiungere le liste per il Consiglio nazionale e di sostenere in modo reciproco la candidatura di Giovanni Merlini e di Filippo Lombardi al Consiglio degli Stati.
Senza entrare nel merito di questa storica decisione, che ha una valenza elettorale, ritengo opportuno puntare sulla coalizione della ragione, la coalizione di un metodo comune che si batte per una politica costruttiva, alla ricerca di soluzioni di compromesso che mantengono vivo il dialogo con le altre forze politiche. Le sfide da risolvere insieme non mancano: le nostre relazioni con il mondo, la sostenibilità ambientale, la sostenibilità finanziaria del nostro sistema delle pensioni e la sostenibilità sociale del sistema sanitario.
Nel nostro sistema di democrazia di concordanza siamo chiamati a trovare dei compromessi con le altre forze politiche a livello comunale, cantonale e federale. Il confronto politico, che precede il compromesso, è talvolta aspro e duro. Il compromesso trovato deve poi spesso superare lo scoglio del voto popolare.
I due partiti al centro propongono alle elettrici e agli elettori una scelta di qualità con candidate e candidati di valore che sono in grado di rappresentare in modo costruttivo gli interessi del cantone Ticino a Berna.
Al Consiglio degli Stati abbiamo l’opportunità di votare un politico come Giovanni Merlini che vanta un notevole bagaglio d’esperienza politica a livello nazionale, cantonale e comunale. In Consiglio nazionale si è battuto a più riprese su temi centrali come la piazza finanziaria, la politica fiscale e le relazioni fra la Confederazione e il cantone Ticino. La sua esperienza al Consiglio nazionale è un prezioso capitale da far fruttare al Consiglio degli Stati, la camera di riflessione del parlamento federale. Nell’era della politica gridata abbiamo l’opportunità di poter eleggere e dar voce a politici che hanno scelto la via della ragione critica e della politica pensata per trovare soluzioni di maggioranza in Parlamento.
Al Consiglio degli Stati il centro propone due candidati di sicura qualità – Giovanni Merlini e Filippo Lombardi – che sanno muoversi in modo efficace sul terreno di gioco federale grazie alla loro competenza, alla loro rete di contatti e alla loro conoscenza dei temi e dei meccanismi della politica federale. Insomma politici di lungo corso che assicurano risultati e continuità a una politica di promozione costruttiva degli interessi del cantone Ticino a Berna nel contesto nazionale e internazionale.
A Berna abbiamo anche bisogno di politici che conoscono bene il mondo dell’economia e che si battono ogni giorno per creare e mantenere posti di lavoro in Ticino, come il Consigliere nazionale Rocco Cattaneo. Abbiamo bisogno di rappresentanti che oltre all’esperienza professionale, alle competenze economiche uniscano la passione per la cosa pubblica e la volontà di andare fino in fondo per trovare soluzioni sostenibili per l’economia e per le finanze pubbliche.