L’autunno è sicuramente una stagione che abbonda di colori anche se non così vivaci e multiformi come lo sono in primavera. I vari Foliages che natura ci offre in questo periodo dell’anno ne sono l’espressione più spettacolare e, turisticamente, più attrattiva!
Tutte le stagioni possono essere considerate metafore della vita umana. E in questo ruolo, l’autunno, crepuscolare e malinconico, ci indurrebbe a riflettere sulle esperienze di vita acquisite, sul grado di consapevolezza raggiunto e magari anche ad ipotizzare quale sia il modo migliore di affrontare la nostra senescenza.
In questa fase della vita, infatti, è prioritario lo stato di salute del nostro veicolo fisico che potrebbe accusare la stanchezza delle tante esperienze vissute, magari anche l’amarezza delle occasioni perse e qualche rimpianto.
Ma ci sarebbero, comunque, anche alcuni aspetti positivi nel momento in cui riuscissimo ad indagare nel profondo di noi stessi la bontà delle nostre scelte e magari giungere alla convinzione di avere maturato un ulteriore livello evolutivo tramite un progresso generalizzato sia mentale che cognitivo e… spirituale.
Una senescenza che si protragga fino a tarda età ci concederebbe più spazio per osservare, più tempo per riflettere e magari più saggezza per cogliere gli aspetti più significativi della nostra esistenza.
Anche le foglie gialle che cadono dagli alberi vivono in autunno una loro senescenza, lasciando libero sui rami lo spazio per accogliere le nuove foglie verdi, quando tornerà… primavera!
“Cadono a frotte turbinando e cullate dal vento come fossero tante farfalle che danzano.
Non so da quale pianta del bosco provengano, né so dove siano dirette, povere foglie gialle! Ma avverto la loro malinconia per esser così svogliatamente…trascinate via… dal vento!”.