laR+ Lettere dei lettori

Contadini UE e altri

23 febbraio 2024
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Oggi forse ci rendiamo conto che la UE deve aver gestito lo sviluppo dell’Unione non dico proprio con i piedi ma di sicuro non con tutta la testa e mi spiego: vi ricordate quando nell’agricoltura hanno legiferato sulle dimensioni delle melanzane e delle zucchine, vi ricordate quando dicevano ai contadini come coltivare i campi, per esempio di fare frumento dove loro coltivavano patate, di non coltivare le verze ma l’erba cipollina o il foraggio? Ecco, oggi con le rivolte dei contadini siamo alla resa dei conti.

Ho avuto la fortuna di leggere un cartello di un manifestante con scritto “il contadino crea e produce anche il cibo e con il cibo noi possiamo creare il nostro futuro”. Ciò mi ha fatto riflettere, oggi siamo a un bivio, pensiamo che tutto sia legato a quello che è artificiale e non ci siamo accorti che abbiamo dimenticato (forse non tutti) della concretezza, sì, perché purtroppo al mattino quando noi ci alziamo abbiamo bisogno di cibarci di qualche cosa di cui ho scritto in precedenza, questo qualche cosa non ce lo danno i famosi derivati della finanza virtuale, come pure la tanto decantata Intelligenza artificiale.

Ho pensato che forse ritornando a pensare al 1998 prima della new economy degli anni 2000 e alle monete virtuali nate nell’aprile del 2009 (dopo la crisi del 2008), il 1998 è stato l’ultimo anno di economia concreta; e ripartendo con un nuovo concetto produttivo reale – sì, perché se volete un pomodoro, va seminato coltivato e raccolto siccome non esce dagli smartphone o macchine similari – anche se il futuro qualcuno pensa sia l’alimentazione sintetica presumo che si sbaglia, e oggi i contadini della UE, e un domani anche i nostri, hanno capito che il loro lavoro vale molto di più di chi crede che la finanza sia la vera soluzione economica. Ma se oggi abbiamo derivati finanziari (carta economica) di cui molti privi di valore concreto, che sono nove volte maggiori al PIL mondiale, penso proprio che i contadini lo hanno capito e se vogliamo sopravvivere lo dobbiamo giocoforza capire anche noi.