Sul fatto che i soldi si debbano prendere laddove ci sono, sono tutti d’accordo. È sul “dove sono” che le cose si complicano.
A questo proposito gli ultimi mortificanti, per noi semplici cittadini, avvenimenti di cronaca politica nostrana – tagli nella sanità, nell’educazione, nei sussidi ai meno fortunati ecc. (giustificati con la barzelletta del “Buon padre di famiglia”) e contemporaneamente sgravi fiscali ai facoltosi e ai possidenti – benché ignominiosi, hanno perlomeno avuto il merito di finalmente rendere ben chiaro a tutti noi dove la nostra ipocrita e scalcagnata classe politica che siede (ma non ci rappresenta) coi piedi bene al caldo in Gran Consiglio pensa si trovino i soldi: presso i poveri! È vero che hanno poco, però sono molti!