Il Preventivo 2025 sarà l’esame che permetterà di verificare se Bellinzona si sia effettivamente e irrimediabilmente convertita alla politica neoliberale
Indirettamente Il Noce, in quanto forza libera e di opposizione, è stato coinvolto nel pezzo a firma Giuseppe Sergi e Martino Colombo, intitolato ‘A Bellinzona pace rosso-verde in salsa neoliberale’ e apparso qui il 26 giugno 2024. Ovvero, un’uscita molto interessante, partendo dalla constatazione che per il Consuntivo 2023 la sola opposizione sia rimasta quella del Movimento per il socialismo (Mps). Un campanello di allarme circa un insano appiattimento. Una bella chiave di lettura, ma che, per quanto attiene Il Noce, necessita di puntuale precisazione.
Vero che la chiusura dei conti 2023 completa un’impostazione del Municipio della legislatura breve 2021-23 appena trascorsa. Altrettanto assodato che il fine ultimo perseguito – più volte dichiarato – è quello del pareggio di bilancio. Una politica ministeriale che ha così perso di vista le propensioni di Bellinzona. In prima linea quelle socialmente sensibili. Presente e operativa in evenienze che richiedono particolari attenzioni. Giovani. Anziani. Commerci. Comunque nostre pietre miliari di una realtà a vocazione pubblica. Il Noce, questa volta, nel contesto di trattazione dei vari capitoli di Consuntivo 2023, non ha mancato di rimarcare e di rilevare le criticità ormai consolidatesi.
Tuttavia, preso atto che si tratta di una conclusione contabile ascrivibile alla precedente compagine municipale, ha optato per l’approvazione lo scorso Consiglio comunale. Tuttavia, con occhi bene aperti sui preventivi 2025. Sarà lì, invero, il primo autentico banco di prova di un Municipio rinnovato per due settimi. Sarà quello l’esame che permetterà di verificare se la Capitale si sia effettivamente e irrimediabilmente convertita e capitolata alla politica neoliberale. Qualora così fosse, come sempre, I Noce non starà certo a guardare. Ci sarà! E si farà sentire. A ferma e tonante voce.