laR+ I dibattiti

Vecchietti in un cantone

“Ha fatto bene, doveva dargliene di più! Chissà cosa aveva combinato quel disgraziato”. “E no, non si picchia un uomo immobilizzato; il poliziotto deve essere il primo a rispettare la legge”. Quando si vedono immagini di poliziotti che picchiano, nel giudicare si formano due partiti contrapposti le cui visioni non si incontreranno mai. Si dice che in altri tempi da noi la polizia portasse qualche malcapitato dove nessuno potesse vedere e a piacimento lo gonfiassero di botte. Difficile sapere se sia vero e in che misura.

Ora di certo non più, ma capita che un singolo agente perda le staffe e dimentichi addirittura che con i cellulari lo possono filmare. Come mai?

C’è molto disagio in giro. Arriva silenzioso come la nebbia d’autunno, scivola dentro i posti di lavoro, le case dove viviamo con la famiglia, nelle scuole, nei luoghi di divertimento. La vita s’imbruttisce, sul posto di lavoro pagano male e l’ambiente è pessimo, nell’amore la passione ha ceduto il posto alla disaffezione, di cosa fare da grandi proprio nessuna idea. A volte il disagio trova sbocchi estremi. Sulla frontiera dove il disagio porta la gente a dar fuori di matto, ci sono i poliziotti e in un altro ambito gli insegnanti delle nostre scuole. Alla fine, a furia di essere lì ad arginare chi va troppo alla deriva con il disagio, anche il poliziotto o l’insegnante capita vadano fuori controllo.

S’è recentemente visto la brutta scena di un agente della Comunale menare una persona inerme. La giustizia seguirà il suo iter e pagherà. Così funziona e così è giusto.

Sì, ma il disagio resterà. I nostri agenti continueranno a subirlo e prima o poi saremo daccapo: i cellulari lo testimonieranno.

Cultura in senso lato è il modo di un popolo di convivere, sostenersi, comunicare. È indubbio che questa società stia perdendo cultura e valori. Forse sarebbe il caso di investire nel capire da dove venga il disagio. È un aspetto culturale e sociologico sempre più impellente. Forse ci sono risorse non sfruttate, molti di noi vecchi di certo lo sarebbero, ma ci mettono da parte in un cantone a grattarci il disagio.