La Svizzera, come la maggior parte dei Paesi, ha aspettato troppo a lungo per affrontare la crisi climatica e non sarà possibile recuperare il ritardo nemmeno con la migliore delle leggi. Tuttavia, le disposizioni di questa legge su cui voteremo il 18 giugno hanno il potenziale per mettere in moto una dinamica suscettibile di ridurre le emissioni di gas serra in Svizzera più rapidamente del previsto. Per Slow Food Svizzera, la Legge va nella giusta direzione. Slow Food Svizzera valuta in modo particolarmente positivo gli articoli 6 "Promozione di tecnologie e processi innovativi", 8 "Adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici e protezione contro tali effetti" e 12, che prevede un sostegno supplementare per le regioni di montagna e periferiche. Questi tre articoli potrebbero effettivamente interessare anche i piccoli produttori del settore agro-alimentare svizzero. La posta in gioco di questa Legge sul clima riguarda anche importanti aspetti della produzione alimentare e della biodiversità, da sempre al centro dell'impegno di Slow Food, in prima linea in favore della biodiversità, dei piccoli produttori e di un'agricoltura locale rispettosa del territorio. Questa Legge può contribuire a lungo termine al mantenimento del paesaggio e della biodiversità, soprattutto nella regione alpina, un ecosistema così fragile, già fortemente minacciato dalla crisi climatica. Naturalmente, la Svizzera da sola non può fermare il riscaldamento globale, non siamo ingenui. Questa controproposta rappresenta però un piccolo passo nella giusta direzione e Slow Food Svizzera invita soci e sostenitori a votare a favore della Legge sul clima il 18 giugno.