L’iniziativa contro l’allevamento intensivo difende le esigenze fondamentali degli animali, tutelandone la dignità, che giustamente è fissata nella nostra Costituzione, ma purtroppo spesso non è rispettata. Questo è il principale motivo che mi spinge a sostenere l’iniziativa.
Le grandi aziende agricole utilizzano l’allevamento intensivo per incrementare i loro profitti, non curandosi delle esigenze fisiologiche degli animali da allevamento.
La vita degli animali cresciuti in un allevamento intensivo è inaccettabile. Le fotografie di migliaia di polli ammassati in uno spazio ristretto costretti a vivere in un ambiente malsano ci scioccano e devono farci reagire per far rispettare la dignità degli animali. È quanto chiede l’iniziativa: cure rispettose degli animali, permettere loro di accedere agli spazi esterni, macellazione meno dolorosa, dimensione massima dei gruppi di animali in base alla stalla e prescrizioni sull’importazione dei prodotti animali.
Purtroppo, il sistema capitalista e diseguale in cui viviamo, costringe le fasce meno abbienti a non potersi permettere il marchio Bio quando si tratta di acquistare della carne. I prodotti provenienti da allevamenti intensivi sono meno cari, proprio grazie all’allevamento intensivo degli animali.
Questa iniziativa permetterebbe di garantire a tutti e tutte l’accesso a prodotti di ottima qualità senza sostanze nocive, che invece oggi sono spesso presenti nei prodotti derivati da allevamenti intensivi.
In conclusione l’iniziativa per una Svizzera senza allevamenti intensivi permetterà di difendere il diritto a una vita dignitosa per gli animali da allevamento e nel contempo garantirà un maggior controllo sulla qualità del prodotto. Ma non solo, l’iniziativa permetterà di diminuire le disuguaglianze nell’accesso all’alimentazione, garantendo a tutte e tutti prodotti animali di qualità rispettosi. Diciamo Sì all’iniziativa contro l’allevamento intensivo, per una Svizzera più giusta nei confronti degli animali, della nostra salute e del 99 per cento.