Precarietà o povertà mestruale (dall’inglese period poverty): impossibilità economica di potersi garantire i prodotti igienici adeguati per tutto il periodo mestruale.
È una povertà invisibile agli occhi delle persone, facile da nascondere, restando a casa durante il ciclo mestruale oppure usando prodotti inadeguati o di bassa qualità. L’utilizzo di simili prodotti è dovuto ai loro costi elevati, ai quali alcune persone non riescono a far fronte. Infatti i prodotti igienici non sono considerati beni di prima necessità, quali sono in realtà. Sono bensì tassati con l’IVA al 7,7% come i beni di consumo. Chi si ritrova in una condizione di precarietà mestruale sceglie di risparmiare su assorbenti o tamponi, mettendo a rischio la propria salute. I prezzi elevati (circa 4’500 franchi per persona durante tutta la vita) aggravano le discriminazioni sociali. Nessuna persona dovrebbe essere discriminata e messa in pericolo per una situazione fisiologica come le mestruazioni. Ma la discriminazione sociale non è l’unico effetto penalizzante: anche la disparità di genere si accentua a causa di questi costi. Le donne ricevono salari inferiori del 19% rispetto agli uomini; il dover acquistare assorbenti, tamponi e pastiglie per i dolori mestruali accresce le disuguaglianze tra i sessi. Vogliamo combattere la discriminazione di genere o sfavorire ulteriormente le donne?
La Gioventù Socialista Ticino, con il progetto “Prodotti igienici gratuiti” vuole mettere fine alla povertà mestruale e alle discriminazioni, chiedendo al Consiglio di Stato ticinese di integrarne la distribuzione gratuita nelle scuole pubbliche cantonali. È infatti compito dello Stato garantire il benessere delle studentesse e degli studenti. Il non poter accedere a prodotti e medicamenti per le mestruazioni di qualità comporta una minor prestazione a scuola, dovuta a stanchezza, imbarazzo e dolori fisici; queste conseguenze sono spesso sottovalutate, sebbene abbiano un forte impatto sulla persona e sull’istruzione.
Al giorno d’oggi i prodotti igienici per le mestruazioni sicuri e adeguati sono un privilegio, ai quali non tutte le persone possono accedere. Il progetto vuole cambiare questo stato di cose, affinché i prodotti per l’igiene mestruale siano riconosciuti come beni di prima necessità. La salute delle persone non è un privilegio e non deve dipendere dalla condizione economica!