Bellinzona, lontano il voto sull’aggregazione, remoti gli slogan e le promesse. Finalmente grandi si diceva, professionalizzazione e moltiplicatore d’imposta del 90,5-94,5%. E quattro anni dopo? Come stiamo con le promesse?
Si sapeva, sarebbe stata una legislatura di transizione e consolidamento, purtroppo è stata una legislatura che ha messo in luce le lacune degli slogan propinati a suo tempo, che ha mostrato la megalomania di chi ci ha condotti. Dubito si sia raggiunta la professionalizzazione visti alcuni messaggi presentati in consiglio comunale, e soprattutto come sono stati gestiti i progetti e le risorse finanziarie del comune (vedi sorpassi da 5 milioni).
Qui si deve ammettere che non ci siamo, e un bagno di umiltà seguendo quello che fanno i piccoli comuni (magari non così professionali...), non potrebbe che giovare alla grande Bellinzona. Lo dubito anche nel gestire il moltiplicatore d’imposta, che già oggi ha raggiunto il 100%. E sì, perché il vascello Bellinzona sta imbarcando acqua da tempo, ma il Municipio, complice un legislativo servile e partitico, ha continuato a spendere più delle proprie possibilità, sordo agli appelli per una certa prudenza. E allora milioni ai castelli, rendite elevate a Bellinzona musei ecc., il risultato?
Oggi il municipio dà la colpa alla pandemia per giustificare la prevista perdita di 8 milioni per il 2021, ma le bugie hanno le gambe corte. Già il preventivo 2020 prospetta una perdita di 4,6 milioni (Covid sconosciuto), salvato in “corner” dalla riforma sulla legge sugli ammortamenti, già allora era necessario un aumento del moltiplicatore d’imposta, che credetemi, non tarderà ad arrivare. Riavvicinamento tra municipio e consiglio comunale, e soprattutto con i cittadini, questa sarà la ricetta per la nuova legislatura.