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Locarno, una città con nuovi progetti!

Dai cosiddetti Piani d’agglomerato, al nuovo quartiere ecosostenibile all’ex-Macello-Gas, dal nodo intermodale della stazione FFS alla la cosiddetta area di svago di prossimità che include il Delta, le golene di Maggia e Melezza, nonché Ponte Brolla, fino alla riqualifica urbanistiche di Largo Zorzi e di Piazza Grande, sono diversi i progetti previsti nei prossimi anni a Locarno. La strada è quella giusta e va sostenuta, purché non si perda di vista la filosofia che deve reggere l’intero dossier. Ovvero: progettare una città a misura di cittadino, di tutti i cittadini (ben vengano, ad esempio, l’asilo nido e la casa per anziani previsti nel futuro quartiere ecosostenibile). Se mettiamo al centro il benessere della popolazione, automaticamente andiamo incontro anche alle esigenze dei turisti. Le nuove opere dovranno fungere anche da volano economico, per le piccole e medie imprese presenti sul territorio e attirandone di nuove. Il tutto tenendo lontana la speculazione edilizia fine a sé stessa.
A Locarno abbiamo un tesoro che città più ricche (ad esempio Lugano) ci invidiano: lo spazio e il verde. Basta guardare una foto panoramica della città. Ci sono ancora ampie zone libere da cemento e asfalto. Un patrimonio da conservare assolutamente. Ogni nuovo progetto che preveda di sottrarre questo spazio prezioso deve essere pesato attentamente. Meglio ancora, riqualificare. Progettualità è anche potenziare il trasporto pubblico, le reti ciclabili e i posteggi per moto e scooter: se Locarno è una città a misura d’uomo è anche perché il traffico non raggiunge i livelli di guardia di altri centri urbani.
L’hotel a torre di 60/70 metri previsto tra viale dell’Isolino e via della Posta sta facendo discutere (sarebbe l’edificio più altro del Ticino). Sì? No? Dipende: occorre valutare tenendo conto dei principi esposti sopra: se rafforza l’offerta turistica generando nuovi posti di lavoro (per i residenti!) senza dover sottrarre aree verdi, allora ben venga. Se, invece, dovesse risultare una pura speculazione edilizia senza benefici collettivi, allora no, grazie. Dare ora risposte nette su dossier complessi sarebbe un errore. Per decidere occorre informarsi, spulciare i progetti, incalzare di domande i pianificatori. Conoscere per decidere. È quello che ho sempre fatto occupandomi di politica in Consiglio comunale, e che continuerò a fare, se i cittadini mi rinnoveranno la loro fiducia.