Più o meno tutti i candidati e le candidate alle elezioni comunali di Ascona sono concordi nell’affermare che il riequilibrio del mix di età che compone la popolazione sia una priorità. Allo stato attuale, circa il 30% (fonte Ustat) dei residenti ha un’età di 65 anni o superiore. Questo dato, da un lato, indica in modo chiaro che il Comune è a misura d’uomo e ha molto da offrire in termini di servizi di prossimità e comfort abitativo. Dall’altro deve spingere a interrogarsi sui motivi per cui questa percentuale sia passata dal 21% del 1996 al 33% attuale.
Il Ticino è confrontato con un esodo di giovani che presenta, tra arrivi e partenze, un saldo negativo di 500 persone. Inoltre, sempre secondo le statistiche, i nuovi professionisti di oggi richiedono sempre più spesso delle percentuali di lavoro inferiori al 100%. A mio parere è da questi aspetti che si può formulare qualche ragionamento. In particolare occorre chiedersi cosa possa fare il livello Comunale per contribuire a stabilizzare o addirittura invertire la tendenza all’aumento dell’età media e all’esodo di giovani verso altri Comuni e altri Cantoni.
Ritengo che un ambito nel quale il Comune può avere un'influenza sia quello della pianificazione territoriale. Lo strumento del Piano Regolatore “convenzionale”, per certi versi è da ritenersi limitato in quanto è molto specifico in alcuni parametri, ma poco in altri. Per alcuni comparti è auspicabile l’implementazione di un vero e proprio piano di quartiere che possa contemplare indicazioni sulle destinazioni, allineamenti, volumetrie e in generale l’intero approccio urbanistico. Questo permetterebbe di tenere conto di un maggior numero di esigenze, per esempio in termini di mobilità elettrica, mobilità lenta, aree di svago, zone verdi, luoghi di ritrovo e di scambio anche intergenerazionale, oltre che spazi per il co-working o il lavoro remoto, in modo più organico e coerente pur garantendo al privato la necessaria libertà di sviluppare il proprio mappale seguendo tali indicazioni.
Ascona insomma, potrebbe diventare un Borgo molto attrattivo per i professionisti di oggi e di domani che, con le loro famiglie, troverebbero un luogo ideale nel quale lavorare e vivere.
Essendo Consigliere comunale dal 2012 e avendo seduto nella commissione Piano Regolatore, successivamente edilizia e infine in quella della gestione oggi, oltre a essere attivo professionalmente presso uno studio di architettura in qualità di direttore lavori, sono consapevole dei tempi necessari ma anche convinto della bontà di questo strumento per alcuni comparti.
Come in ogni cantiere, il risultato finale non dipende da un singolo, ma da un lavoro di squadra coordinato e attento. Ecco, per tutti questi motivi, con amore e per amore di Ascona, mi metto in campo con la volontà di trasformare le sfide in opportunità.