Da tempo è necessaria una rivoluzione energetica, con le energie rinnovabili, segnatamente eolico e fotovoltaico, a sostituire il carbone.
Se negli anni scorsi l’uso delle energie alternative ha conosciuto un aumento, dall’invasione russa in Ucraina il processo ha decisamente accelerato. La tragedia della guerra ha evidenziato le problematiche legate non solo alla dipendenza da energie non pulite bensì da quella delle materie prime russe. I governi si sono resi conto del pericolo di dipendere totalmente da Paesi esteri.
Secondo un rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, infatti, l’aumento dell’elettricità prodotta da energie rinnovabili è stato del 30% superiore alle previsioni di un anno fa. Le stime per il futuro dicono che l’aggiunta di produzione di elettricità dalle rinnovabili crescerà nei prossimi cinque anni come negli ultimi venti e che eolico e solare, le tecnologie più convenienti dal punto di vista economico, supereranno entro il 2025 il carbone come maggiori produttori di energia.
I prezzi alti del carbone russo hanno aumentato in modo indiretto la competitività delle energie rinnovabili. Non si può prevedere che cosa accadrà dal punto di vista geopolitico, però la strada è ormai segnata. Il mondo ha scoperto l’importanza strategica, ambientale ed economica delle energie rinnovabili e ora tutti i governi cercano di rinforzare le politiche energetiche.
La nuova elettricità prodotta da eolico e fotovoltaico in cinque anni sarà superiore a quella generata dal carbone. Dispiace dover sottolineare che sono stati gli sconvolgimento geopolitici a determinare un’accelerazione di un processo che chi ha a cuore l’ecologia riteneva imprescindibile già da tempo. In Svizzera, servono una estensione e un rafforzamento della Strategia energia 2050.