Svizzera

‘La Svizzera punti alle energie rinnovabili’

Secondo Michael Wider, presidente dell’Associazione delle aziende elettriche svizzere, per scongiurare la penuria di elettricità serve puntare sul ’green’

(Ti-Press)
30 gennaio 2022
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La Svizzera necessita di un rapido potenziamento delle energie rinnovabili, dell’espansione dell’idroelettrico e di ulteriori misure in inverno, quando viene prodotta troppo poca energia. Lo sostiene il presidente dell’Associazione delle aziende elettriche svizzere (Ase) e membro della direzione di Alpiq Michael Wider.

C’è ancora tempo per adottare misure e scongiurare la penuria di elettricità che potrebbe caratterizzare gli inverni svizzeri dal 2025, ha detto Wider in un’intervista al SonntagsBlick. I bacini di accumulazione potrebbero ad esempio trattenere maggiore acqua per produrre più energia tra febbraio e aprile quando questa scarseggia.

Per farlo non potranno però contare sui 15 progetti idroelettrici che i cantoni, la consigliera federale Simonetta Sommaruga e le associazioni ambientaliste avevano identificato per una rapida realizzazione: questi non saranno completati entro il 2025. “È ora di agire, non siamo i campioni di velocità”, ha fatto notare Wider.

Se le energie rinnovabili non potranno colmare le lacune, si dovrà giocoforza puntare anche su soluzioni meno attraenti, come le centrali a gas. L’energia nucleare non è invece un’opzione, innanzitutto perché il popolo lo ha deciso nel 2017 – a tal proposito Wider ha detto che il divieto di una tecnologia non è mai stata una buona decisione – ma poi anche perché non ci sarebbe il tempo necessario per costruire una nuova centrale.

Secondo Wider è giunto il momento di prendere decisioni importanti per la sicurezza dell’approvvigionamento. Per questo motivo, dal suo punto di vista, “sarebbe davvero spiacevole se la discussione sull’energia nucleare ritardasse questo processo”.