Un 29enne in arrivo dal Qatar si è sentito male sull'aereo per la rottura degli ovuli pieni di eroina che aveva ingerito: operato, è fuori pericolo
Ha rischiato la vita usando il proprio corpo per trasportare eroina dal Qatar in Italia: a salvare un 29enne di nazionalità pakistana residente a Monza, come riporta La Prealpina, è stata la prontezza dell'equipaggio del volo nell'accorgersi del malore e l'abilità dei medici dell'ospedale di Gallarate che lo hanno operato d'urgenza.
L'uomo, a poche ore dall'atterraggio ha iniziato ad avvertire forti dolori allo stomaco, dovuti alla rottura degli ovuli pieni di eroina che trasportava dopo averli ingeriti, e si è chiuso in bagno per oltre un'ora. Accortisi della gravità della situazione, gli assistenti di volo hanno lanciato l'allarme all'aeroporto dove è stato predisposto tutto il necessario per il trasporto in ospedale. L'uomo è attualmente fuori pericolo: è stato arrestato ed è attualmente piantonato in ospedale.
Il 29enne è stato tutto sommato fortunato: la pratica del trasporto di stupefacenti tramite ovuli ingeriti dai cosiddetti "muli", infatti, miete spesso delle vittime: nel 2019 un 28enne ghanese si è sentito male poco dopo l'atterraggio a Malpensa, ed è morto poco dopo il trasporto in ospedale intossicato dalla cocaina ingerita.
I "muli", che prestano il proprio corpo al trasporto di droga, vengono addestrati dai trafficanti a ingerire gli ovuli, che spesso sono costituiti da semplici preservativi riempiti di droga, soggetti dunque alla rottura soprattutto a causa dell'azione dei succhi gastrici. L'esofago e lo stomaco vengono allenati tramite l'ingestione di grossi frutti, come acini d'uva interi: ai trasportatori vengono poi somministrati farmaci che inibiscono i movimenti intestinali per evitare l'evacuazione anticipata degli ovuli, nonché altri medicamenti per prevenire i conati di vomito.