Otto le persone arrestate. Fra i metodi usati per il trasporto doppi fondi, corrieri con ovuli in corpo e cocaina liquida in bottiglie di liquore
Ad agosto i finanzieri del Gruppo Malpensa hanno arrestato otto narcotrafficanti, sequestrando 304 chili di droga, compresa la ricercata cocaina rosa. Oltre agli arresti sono scattate le denunce per altri cinque passeggeri.
I nascondigli usati per il traffico di stupefacenti vanno dal "classico doppio fondo" in valigia, ai contenitori alimentari o tubetti di prodotti per la cura della persona, al rischioso trasporto di ovuli nell'intestino dei corrieri: una pratica tramite la quale i trafficanti sfruttano lo stato di bisogno di queste persone, appartenenti, alle classi sociali più povere e che si prestano dietro la promessa di un compenso, rischiando la propria vita. Può infatti capitare che, a seguito della rottura di uno degli ovuli trasportati, i corrieri perdano la vita o siano sottoposti ad interventi chirurgici d’urgenza come accaduto di recente proprio a Malpensa.
E c'è anche chi trasporta cocaina liquida in bottiglie etichettate come rum per poi recuperarla tramite l’estrazione e la successiva riconversione dallo stato liquido a quello solido della droga, una volta giunta a destinazione: prezioso in questo caso è stato il fiuto delle unità cinofile impiegate nei controlli svolti durante le procedure di scarico e movimentazione dei bagagli dei voli in transito.
Provenienti dall'Africa sono risultati i carichi di khat e metanfetamina. Al controllo di Gdf e funzionari dell'Agenzia delle Dogana non è sfuggito nemmeno il deposito bagagli smarriti che ha permesso di effettuare una "consegna controllata". Ovvero di seguire il carico di droga sino al suo destinatario finale.