Uno su tre vive e dorme in spazi pubblici o aperti senza le più elementari comodità, come un letto, una porta da chiudere per sicurezza o un bagno
I bambini che vivono per strada in Bangladesh devono affrontare privazioni, povertà estrema, malnutrizione, malattie, analfabetismo e violenza. Lo afferma l'Unicef, che ha collaborato alla pubblicazione di un'indagine dettagliata, in un comunicato.
I risultati dell'indagine si basano sui resoconti di prima mano di un campione di 7'200 bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni nelle zone a rischio di Dacca e in otto regioni del Paese. Sebbene il rapporto non contenga dati assoluti, gli esperti dell'Unicef temono che il numero reale dei bambini che vivono per strada in Bangladesh possa essere di svariati milioni.
Per bambini che vivono per strada si intendono i bambini che trascorrono la maggior parte del loro tempo in strada perché ci vivono o per ricavarvi il loro sostentamento, con o senza famiglia.
Secondo l'indagine, la maggior parte di questi bambini è composta da maschi (82%) e la maggior parte finisce per strada per estrema povertà o per cercare lavoro. Circa il 13% è separato dalla famiglia e circa il 6% è orfano o non sa se i genitori siano vivi.
Quasi 1 su 3 di questi bambini (oltre il 30%) vive e dorme in spazi pubblici o aperti senza le più elementari comodità della vita, come un letto in cui dormire, una porta da chiudere per sicurezza e comfort o un bagno. Circa la metà dei bambini intervistati va a dormire solo con un sacco di iuta, pezzi di cartone o di plastica o una sottile coperta tra sé e il suolo.
"I risultati del rapporto sono scioccanti. Ci dicono non solo che il lavoro da fare è urgente, ma anche che i bambini che vivono e lavorano per strada hanno bisogno della nostra solidarietà e del nostro sostegno", ha dichiarato Sheldon Yett, rappresentante dell'Unicef in Bangladesh.