Bellinzona: su richiesta di Turrita Nuoto gli spazi al +1 verranno migliorati e separati dal pianterreno per fasce d’età fra bambini/e e adolescenti
A dieci anni dall’avvio della prima tappa di risanamento globale del Bagno pubblico di Bellinzona (nel 2012 veniva messa in sicurezza la torre dei tuffi), scocca l’ora degli spogliatoi situati al livello +1, presenti sotto la passerella di accesso sopraelevata. Spogliatoi invero inutilizzati dall’utenza perché da lungo tempo ormai la soluzione logistica risalente agli albori del Bagno pubblico (mezzo secolo) non è più al passo con le esigenze moderne sia delle molte famiglie con bambini piccoli che frequentano la struttura cittadina per svago, sia degli amanti degli sport natatori, in particolare la Società Turrita Nuoto. La disposizione e la forma degli armadietti, l’assenza di chiare suddivisioni in grado di garantire la giusta intimità a chi si cambia, la mancanza di docce sul piano +1 e una grafica antiquata che non aiuta a comprendere chi può accedere a quali spazi, ha indotto il Municipio a prevedere un radicale miglioramento dell’offerta tramite un messaggio sottoposto ora al Consiglio comunale con la richiesta di credito pari a 3,16 milioni di franchi. Avvio dei lavori previsto: il prossimo autunno non appena il Bagno pubblico andrà in letargo.
Dieci anni sono passati anche dal caso Bomio, ossia dall’arresto dell’allora presidente e allenatore della Società Nuoto Bellinzona (era il dicembre 2011) che fece scalpore per il suo agire indisturbato con decine di ragazzini affidatigli. Ciò che gli è costata una condanna a 11 anni di reclusione per reati di natura sessuale. Fatto sta che quel grave e triste capitolo viene oggi brevemente rievocato nel messaggio municipale: "Durante la progettazione degli spogliatoi e delle docce al pianterreno, è stato dato mandato ai progettisti di definire con la Direzione del Centro sportivo i contenuti per gli attuali spogliatoi situati al livello+1 anche in ragione delle odierne necessità di Turrita Nuoto a seguito dello scandalo di abusi sessuali degli anni passati e delle numerose famiglie con bambini piccoli che frequentano il Bagno pubblico". E infatti tali necessità hanno permesso di "definire l’intervento migliorativo differenziandone le destinazioni" per sesso e fasce d’età. In pratica nella zona Ovest l’attuale disposizione sarà modificata e destinata a uno spogliatoio per famiglie con bambini piccoli dotato di due docce, uno spogliatoio femminile dedicato a Turrita Nuoto con quattro docce e uno maschile, sempre per Turrita Nuoto, con altrettante docce. Previste anche cabine private.
Così facendo una parte degli spogliatoi al +1 sarà destinata ai bambini e alle bambine della società sportiva; mentre gli spogliatoi al pianterreno, nel frattempo già modernizzati, verranno dedicati agli atleti di Turrita Nuoto più grandi (adolescenti e oltre). Tornando al +1, la zona centrale sarà modificata e destinata a uno spogliatoio per famiglie con due docce, uno maschile con due docce, uno femminile con due docce, uno per bagnini e docenti scuole, una cabina privata. Infine a est gli spazi resteranno destinati alle scuole con due spogliatoi maschili e due femminili. Così facendo il Municipio ritiene di poter offrire all’utenza una soluzione più confacente rispetto all’attuale.
Successivamente saranno rifatti i camminamenti esterni del +1, una volta stabilito quale legno potrà garantire la miglior resa nel tempo. Da notare, a questo riguardo, che la sostituzione dei camminamenti originali in legno a listelli eseguita nel 1995 "non ha dato i risultati dovuti in fatto di durevolezza del legno, che si è deteriorato nell’arco di una quindicina d’anni. La vecchia direzione dell’Ente autonomo Bellinzona Sport aveva sostituito di propria iniziativa i grigliati in legno con tavole composite in legno-Pvc attualmente ancora in loco, ma che oggi sono piuttosto deteriorate".
D’altronde alternative al legno non sono immaginabili e i servizi comunali devono a loro volta agire rispettando le restrittive norme che regolano gli interventi infrastrutturali sui beni architettonici sottoposti a protezione monumentale, qual è appunto il Bagno pubblico: "I progettisti necessitano di un tempo maggiore per la definizione dell’intervento – sottolinea il Municipio – che va oltremodo preliminarmente discusso e approvato dall’Ufficio beni culturali, il quale chiede che i camminamenti siano nuovamente eseguiti in legno". La protezione monumentale comprende comunque anche degli aiuti finanziari cantonali, stimati al momento per questa fase in 450mila franchi.
Dopo la messa in sicurezza della torre tuffi (primavera 2012), questa è stata risanata nella primavera 2013; poi sono stati rifatti il ristorante e il locale cassa (tra ottobre 2014 e maggio 2016); restaurata quindi la passerella in calcestruzzo armato (tra ottobre 2018 e aprile 2020); nell’inverno 2018-19 il Bagno pubblico è stato allacciato al teleriscaldamento (non previsto nel progetto di massima), cui è seguita la sostituzione del sistema di disinfezione dell’acqua nelle vasche. E siamo al periodo fra ottobre 2020 e la primavera 2022 con la ristrutturazione-rifacimento degli spogliatoi, docce, wc e relativa impiantistica al pianoterra con anche la formazione di uno spazio ricreativo dotato di giochi d’acqua – molto apprezzato – e toilette nel lounge bar; pure risanata la superficie interna della vasca olimpionica e della vasca tuffi; infine è stato messo in servizio il nuovo pozzo di captazione per l’irrigazione che non fa più uso di acqua potabile. Negli anni a seguire sono previsti: restauro vasche e parti in calcestruzzo a livello terra, sistemazione impiantistica centrale tecnica, sistemazione a livello terra e arredo esterno.MA.MO.