Il patron di Tesla offre 54,20 dollari per azione per ritirarla dal listino di Borsa e farne un’azienda privata
Elon Musk rompe gli indugi e punta al 100% di Twitter per ritirarla dal listino di Borsa. Dopo l’acquisto di oltre il 9%, il patron di Tesla offre 54,20 dollari per azione, secondo quanto riferisce la Cnbc. In pre-mercato, i titoli Twitter balzano a New York dell’11,45% (a 51,10 dollari), mentre quelli Tesla cedono l’1,33% a 1’008,81 dollari. Musk ha fatto un’offerta "migliore e definitiva", affermando che la società ha un "potenziale straordinario" che lui vorrebbe sbloccare, in base a quanto si legge in un file inviato alla Sec. L’uomo più ricco del mondo, con l’offerta in contanti da 54,20 dollari azione per quasi 42 miliardi di dollari totali, è pronto a pagare un premio del 54% rispetto al prezzo di chiusura del 28 gennaio e uno del 38% su quello dell’1 aprile, l’ultimo giorno di negoziazione prima dell’annuncio pubblico dell’investimento di oltre il 9% da parte del Ceo di Tesla nella società.
"Ho investito in Twitter perché credo nel suo potenziale per essere la piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo" che "credo sia un imperativo sociale per una democrazia funzionante": lo scrive il patron di Tesla nel file alla Sec sull’offerta per il 100% della società. "Tuttavia, da quando ho fatto il mio investimento, ora mi rendo conto che l’azienda non prospererà né servirà questo imperativo sociale nella sua forma attuale. Twitter deve essere trasformata in azienda privata", aggiunge Musk. Se l’offerta non è "accettata dovrei riconsiderare la mia posizione di socio. Twitter ha un potenziale straordinario, lo sbloccherò".
L’offerta di Elon Musk per Twitter è "una proposta non vincolante" e, precisa un documento inviato alla Sec, "non vi può essere alcuna garanzia che un accordo definitivo verrà raggiunto o se l’operazione sarà realizzata". "Non vi è inoltre certezza se, o quando, Twitter potrà rispondere alla lettera, né quanto alla tempistica per l’esecuzione di un eventuale accordo definitivo". Per questo, Elon Musk, "si riserva il diritto di ritirare la proposta o di modificarne i termini in qualsiasi momento anche rispetto all’importo o alla forma del corrispettivo". Inoltre "una volta strutturata e concordata" l’offerta sarà comunque subordinata, tra l’altro, "al ricevimento di eventuali approvazioni governative richieste; a una ‘due diligence’ legale, commerciale, regolamentare, contabile e fiscale confermativa e alla negoziazione e l’esecuzione di accordi definitivi e al completamento del finanziamento previsto". Se l’operazione, che vede Morgan Stanley come advisor finanziario, andrà a buon fine Twitter sarà delistata e dirà addio alla Borsa di New York.