Estero

In Myanmar è caccia ai leader della protesta

Arresti notturni, repressione in crescita. Intanto la giunta militare chiede informazioni utili alla cattura

14 febbraio 2021
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La giunta militare del Myanmar ha ammonito la popolazione a non coprire la fuga dei leader della protesta contro i quali sono stati emessi mandati di arresto, invitando a fornire informazioni utili alla loro cattura.

Gran parte del Paese è sotto tensione dalla scorsa settimana, quando i soldati hanno arrestato Aung San Suu Kyi e destituito il suo governo, ponendo fine a una democrazia nascente dopo generazioni di governo militare.

Le forze di sicurezza hanno intensificato gli arresti di medici e altre persone che continuano a unirsi al movimento di disobbedienza civile che ha visto enormi folle riempire le strade dei grandi centri urbani e dei villaggi più isolati.

La polizia sta ora dando la caccia a sette persone che hanno sostenuto apertamente le proteste, tra cui alcuni dei più noti attivisti pro democrazia del Paese, Min Ko Naing, che ha trascorso più di 10 anni in prigione per aver combattuto contro una precedente dittatura nel 1988, mentre era studente universitario.

«Stanno arrestando le persone di notte e dobbiamo stare attenti», ha detto in un video pubblicato sabato su Facebook, aggirando un divieto della giunta, ore prima che fosse emesso il suo mandato di cattura. «Potrebbero aumentare il livello della repressione e dovremo essere preparati».